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Ridotto orario e posti al nido, Comune giovedì incontra le famiglie | Pd polemico

Redazione

Ridotto orario e posti al nido, Comune giovedì incontra le famiglie | Pd polemico

Comune di Marsciano riduce orario e posti al nido comunale “Gianni Rodari”, incontro con le famiglie giovedì alle 18 in Municipio
Mer, 07/08/2019 - 07:24

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L’anno educativo che si apre il prossimo 2 settembre vedrà, al Nido d’Infanzia comunale “Gianni Rodari”, a Marsciano, un parziale ridimensionamento del servizio con la riduzione dell’orario effettuato e del numero di posti disponibili. Si tratta di una rimodulazione quantitativa che l’Amministrazione comunale è stata, suo malgrado, costretta a effettuare sulla base di ragioni di carattere amministrativo ed economico finanziario che proprio in questi giorni sta illustrando alle famiglie interessate attraverso l’invio di una lettera e con un incontro in programma giovedì 8 agosto alle ore 18.00 presso la sala Capitini in Municipio.

Il nuovo orario del servizio prevede una copertura dal lunedì al venerdì dalle 07.45 alle 14.30. La riduzione riguarda, in questo caso, il prolungamento pomeridiano che, introdotto negli ultimi 5 anni, arrivava fino alle 16.15 ed è stato tuttavia fruibile, per la maggior parte di questi anni, solo da una parte dei bambini, visto il numero ridotto di educatrici presente in questa fascia d’orario. Sul fronte del numero di posti disponibili si è invece passati dai 40 dei precedenti anni ai 32 del prossimo.

Le due riduzioni di orario e posti disponibili riguarderanno solo il prossimo anno educativo, in attesa che la nuova amministrazione possa organizzare una rimodulazione del servizio che ne potenzi, e non certo ne riduca, quantità e qualità, andando in contro, per quanto possibile, anche alle esigenze emerse in questi anni sugli aspetti di carattere tariffario, come, ad esempio, quelle legate alle famiglie numerose.

Il sindaco Mele spiega i motivi

A spiegare perché, per l’anno 2019/2020, si è dovuti ricorrere a questa riduzione è il sindaco Francesca Mele. “Nel definire, subito dopo il nostro insediamento, il calendario attività del nido Rodari per il prossimo anno scolastico – afferma il sindaco – ci siamo trovati di fronte a delle gravi criticità di gestione che, unitamente a previsioni normative molto restrittive, hanno imposto la riduzione dell’orario e del numero di posti da assegnare. Scelte che siamo stati chiamati responsabilmente ad assumere esprimendo al contempo un forte disappunto per l’operato delle precedenti amministrazioni che non sono riuscite a garantire una programmazione del servizio che ne permettesse la sostenibilità e ne mantenesse, negli anni, gli standard quantitativi e qualitativi. Oggi siamo costretti a queste scelte impopolari e conseguenti riduzioni perché non sono presenti, nel bilancio approvato lo scorso marzo, risorse sufficienti a garantire un ricambio del personale educativo, per non parlare del suo potenziamento. Tutto questo si sarebbe potuto evitare se le passate amministrazioni avessero effettuato delle scelte diverse, sicuramente scomode ma necessarie, o anche con una programmazione più oculata e soprattutto lungimirante. L’applicazione della normativa vigente ci ha infine precluso qualunque altra soluzione che facesse ricorso a personale esterno”.

“Quella oggi individuata – conclude Francesca Mele – è una soluzione imposta da esigenze normative e finanziarie che non ha nulla a che fare con quelle che sono le nostre linee di indirizzo su un servizio così importante per le famiglie. Una soluzione temporanea, volta a garantire il massimo servizio possibile con le risorse umane disponibili, mettendo naturalmente al primo posto il benessere dei bambini e il loro diritto ad essere educati in un ambiente idoneo e sicuro. Supereremo questi disagi, che comprendiamo essere importanti, già a partire dall’anno educativo 2020/2021 e lo faremo ascoltando i cittadini e mettendo in atto quella rimodulazione del servizio e quella programmazione complessiva delle attività educative dell’infanzia che finora, evidentemente, è stata insufficiente”.

Pettinari (Pd): decisione che poteva essere evitata

Critico ovviamente con quanto deliberato dal Comune il Pd, che interviene con una nota a firma della segretaria Francesca Pettinari.

“Si scrive “Comune amico della famiglia” e si legge taglio dell’orario del nido comunale e riduzione dei posti disponibili. Non è proprio un gran bell’inizio per l’amministrazione Mele, – evidenzia il Partito democratico – che con una scarna letterina in cui non si chiariva proprio niente, ha comunicato alle famiglie dei bambini iscritti al Nido Comunale che l’orario di apertura si sarebbe ridotto e che i posti disponibili sarebbero passati da 40 a 32. Perché? E’ ovvio, colpa di quelli di prima. Ma se, per caso, qualche genitore avesse voluto informazioni, allora l’amministrazione avrebbe potuto organizzare un incontro. Si spaccia per gentile concessione quello che è un obbligo per chi amministra, ovvero quello di dare spiegazioni per le proprie scelte. Perché è di questo che in fondo si tratta, scelte politiche ancor prima che tecniche”.

“E’ facile far risalire le colpe – dice ancora la segretaria Pd – a chi ha preceduto l’attuale amministrazione, senza contare che “quando c’erano quelli di prima” il nido funzionava a pieno regime. Infatti, amministrare vuol dire anche fare scelte, mettere a sistema le risorse presenti nel territorio, utilizzare la capacità progettuale, ammesso che ora esista. E’ in questo modo che finora si è gestito il Gianni Rodari, con la coprogettazione con il terzo settore per far fronte ad un minor numero di educatrici presenti. E quando si parla di mancata programmazione del personale non ci si può dimenticare che per anni, anche il nostro Comune, come tutti gli altri, ha dovuto abbassare la spesa per il personale, ha subito il blocco delle assunzioni e persino, fino a quest anno, il divieto, (di) fatto di sostituire i pensionamenti. E non si è trattato, tornando alla collaborazione con il privato sociale, di operazioni di dubbia legittimità, come ha spiegato grossolanamente l’assessore competente Dora Giannoni. L’intermediazione di personale non c’entra niente con i progetti che finora hanno garantito l’apertura pomeridiana del nido. Si è trattato, infatti, di un semplice acquisto di servizi attraverso il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione, garantito e consentito dal legislatore, che, peraltro, riconosce la delicatezza dell’argomento “servizi educativi”, riconoscendo loro un regime speciale anche nel codice degli appalti”.

“L’amministrazione Mele, poi, sebbene stia muovendo i suoi primi passi, – continua Pettinari – ha avuto l’occasione di lavorare, nel mese di luglio, all’assestamento di bilancio. Perché in quel momento non si sono fatte scelte diverse, decidendo di appostare sui servizi educativi maggiori risorse? Era quello il momento per farlo, ma invece nulla è accaduto forse perché il problema non sono le risorse visto che quelle c’erano e ci sono. Si è preferita la strada della contrazione dei tempi e dei posti, comunicandola perentoriamente con linguaggio burocratese il 5 agosto alle famiglie interessate, dichiarandosi disponibili a dare eventuali maggiori informazioni solo su richiesta, facendo successivamente passare come programmato l’incontro richiesto dai genitori dei bimbi. Peggio di così non si può. Questa è la dimostrazione pratica che l’amicizia per le famiglie, così come la partecipazione alle scelte sono per la nuova amministrazione marscianese soltanto parole vuote. E a farne le spese, saranno ancora una volta le donne, che dovranno ancora scegliere se mantenere il proprio posto di lavoro o dedicarsi alla famiglia. Forse è ancora possibile trovare una soluzione, ci si lavori e noi la sosterremo nel prioritario interesse dei bambini e delle famiglie. Diversamente, potremmo parafrasare il titolo di un volume di una delle “influencer” più care agli amministratori marscianesi con lo slogan “Sposati, sii sottomessa e lascia il lavoro””.

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