La Camera dei deputati ha approvato oggi, con 281 voti favorevoli e nessun contrario, il disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 24 ottobre 2019, n. 123, il cosiddetto “Decreto Sisma”, “recante disposizioni urgenti per l’accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici“.
Dopo quattro giorno di dibattiti, polemiche e siparietti piuttosto imbarazzanti, il testo normativo che dovrebbe risolvere alcune delle problematiche che frenano la ricostruzione del centro Italia dopo il terremoto del 2016 passa ora in discussione al Senato. La discussione alla Camera era iniziata lunedì, con l’aula di Montecitorio che per diverse ore ha disertato il dibattito: una manciata i deputati presenti, secondo quanto immortalato dall’onorevole Dem Filippo Sensi. Tra i deputati c’è chi si è poi difeso dicendo che nelle ore successive l’aula in realtà si era riempita ed anzi, il giorno successivo, sono state forti le polemiche nei confronti di Sensi da parte degli altri parlamentari. Poi ieri c’è stata la rissa – davanti anche agli studenti in visita alla Camera – sul tema del Mes, il meccanismo europeo di stabilità.
Ed infine oggi un altro siparietto, romantico ma anche imbarazzante visto il luogo: il deputato leghista Flavio Di Muro, proprio durante la votazione sul Dl Sisma, ha chiesto la parola non per dibattere sul tema ma per chiedere davanti a tutti alla fidanzata (presente a Montecitorio) di sposarlo. Per carità, tanti auguri alla coppia, ma la Camera dei deputati dovrebbe meritare un rispetto diverso. E lo ha fatto capire all’onorevole Di Muro anche il presidente Roberto Fico: “Capisco tutto, però usare un intervento per questo non mi sembra assolutamente il caso” lo ha richiamato.
Al di là di tutto, primo disco verde comunque per la legge di conversione, che continua però a ricevere qualche critica sia dai politici del territorio che dai professionisti. A plaudere invece sull’approvazione è il parlamentare umbro Walter Verini (Pd): “La Camera dei Deputati ha approvato senza alcun voto contrario il decreto terremoto, che – obiettivamente – rappresenta un importante passo in avanti sulla strada della velocizzazione e della semplificazione della ricostruzione. Non tutto quello che avremmo voluto inserire è stato inserito, ma il decreto contiene misure davvero rilevanti”.
Il provvedimento in sintesi
E’ lo stesso Verini a ricordare i punti principali previsti dal disegno di legge di conversione del Dl sul terremoto.
- La busta pesante dei terremotati viene abbattuta del 60% e il restante 40% potrà essere rateizzata in 10 anni. E chi non ha scelto la busta pesante potrà essere rimborsato del 60% del versato dall’INPS.
- E’ stata eliminata l’IMU dagli immobili inagibili.
- Contributi a fondo perduto per attività imprenditoriali “under 46” nelle zone del sisma (e il limite di età non vale per le zone più colpite dal terremoto).
- Contributi a fondo perduto e mutui a tasso zero in favore delle imprese agricole nei comuni del cratere
- Accelerazione delle pratiche per la ricostruzione privata attraverso autocertificazione dei professionisti e con programmi regionali straordinari di ricostruzione.
- Anticipazioni del 50% dei compensi dei professionisti e costituzione di un fondo di rotazione.
- Proroga mutui degli enti locali al 2021
- 27 milioni di euro destinati per interventi nei comuni terremotati fino a 30.000 abitanti
- 50 milioni destinati per sviluppo aree localizzazione produttiva, per promozione turistica e culturale, ricerca, innovazione tecnologica, alta formazione, accesso al credito, banda larga
- Altri 3 anni di estensione del fondo di garanzia per piccole e medie imprese
- Estese per un biennio le misure di facilitazione per lo svolgimento dell’anno scolastico
- 2 milioni per personale tecnico amministrativo
- Possibilità per i Comuni sotto i 3000 abitanti di incaricare segretari comunali di fascia superiore
- Tavolo presso la Funzione Pubblica per modalità tese a preservare le professionalità che da anni lavorano per le emergenze sismiche con prospettiva di graduale stabilizzazione.
Il commento del sindaco di Norcia
“Il voto unanime al DL Sisma dei parlamentari presenti oggi nell’aula di Montecitorio, con l’astensione del centro destra, – commenta il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno – può essere un segno almeno della volontà di non dimenticare i territori colpiti dal sisma e di cercare, insieme, le migliori soluzioni alle nostre istanze.
Attendiamo di leggere la stesura definitiva dei testi per esprimere un giudizio compiuto ma sappiamo già che alcuni ulteriori problemi troveranno soluzione. Questo segnala di unità costituisce una nuova possibilità per i nostri territori di guardare al futuro con un po’ più di fiducia.
Il passaggio al Senato e la nuova Legge di Bilancio costituiscono le ulteriori possibilità di aggiustare il tiro e di affermare il valore della politica, rispetto alla burocrazia”.