In occasione degli itinerari “La strada del tessile in Umbria” 2008, promossi dall'Assessorato alle Attività produttive della Regione dell'Umbria, giovedì 1° maggio il Museo del Tessile e del Costume della città di Spoleto è stato riaperto al pubblico. Di seguito riportiamo le dichiarazioni dell'Assessore alla Cultura del Comune di Spoleto Giorgio Flamini in merito alla riapertura del Museo nel Piano nobile di Palazzo Rosari Spada:
“Abbiamo scelto l'occasione della manifestazione della Regione dell'Umbria LA STRADA DEL TESSILE IN UMBRIA per riaprire alla fruizione del pubblico la collezione di tessuti del Comune di Spoleto. A partire dal 1° maggio infatti il Museo del Tessile e del Costume di Spoleto occupa il piano nobile di Palazzo Rosari Spada e presenta dei regolari orari di apertura al pubblico. La sede è prestigiosa. Lo spazio è notevole e permette di esporre una parte significativa della cospicua collezione tessile (circa 2500 pezzi). È un importante passo avanti, anche se non definitivo, in un percorso che ha avuto inizio 20 anni fa con l'acquisto della Collezione Portoghesi e che è proseguito per un lungo periodo tra notevoli difficoltà logistiche. Ma oggi che la città di Spoleto ha ampliato i suoi spazi museali, inaugurando il Museo del Ducato alla Rocca Albornoziana e i nuovi allestimenti del Museo Diocesano e del Museo Archeologico, anche il Museo del Tessile e del Costume ha trovato il suo spazio.Ovviamente solo una piccola parte della collezione è esposta sia per ragioni di spazio che per necessità di restauro ma con il tempo adottando un criterio di rotazione sarà possibile ampliarne la fruizione. D'ora in poi la riorganizzazione della rete museale cittadina proseguirà nel segno della collaborazione e delle sinergie tra gli Enti proprietari delle maggiori collezioni e con il supporto di adeguati finanziamenti, regionali, nazionali ed europei, sarà possibile ottimizzare i servizi e coinvolgere le maggiori autorità scientifiche di livello internazionale in un progetto museologico di ampio respiro che leghi ad esempio le collezioni tessili comunale ed ecclesiastica alle attività produttive nel campo dell'artigianato di qualità. Desidero ringraziare in primo luogo i miei collaboratori della Direzione Cultura e Turismo del Comune di Spoleto che con le limitate risorse economiche a disposizione , armati soprattutto di coraggio e passione, hanno realizzato materialmente le strutture espositive che consentono la protezione e l'esposizione al pubblico dei materiali. Penso in primo luogo all'insostituibile apporto di Luigi Fortunati, ma desidero ringraziare anche Furio Profili, la Direzione Progettazione Ambiente Territorio del Comune di Spoleto, l'ASE, la cooperativa Sistema Museo, Lamberto Gentili, Federico Di Paolo, Stefano Bonilli ed Emaki, la Sicaf. L'allestimento è stato progettato e realizzato con straordinaria intelligenza da Ester Giovacchini e Mara Matteucci, restauratrici di comprovata esperienza. Ringrazio ancora l'Assessorato alla Cultura della Regione dell'Umbria che ha creduto nel Museo del tessile e del Costume, fornendo negli anni le risorse con i finanziamenti della Legge 24 per restaurare alcuni dei costumi oggi esposti, per acquistare alcune straordinaria tovaglie umbre della collezione Morosini e per dotare il Museo dei fondamentali impianti di videosorveglianza e climatizzazione. In ultimo, ma non per importanza, desidero ricordare Lucia Portoghesi, esperta di tessuti di fama internazionale, la cui collezione acquisita dal Comune 20 anni fa costituisce la struttura portante del Museo, in seguito arricchitasi di altre acquisizioni (Morosini, Sordini, Gentili, Silvestri, Giovacchini). Abbiamo volutamente scelto di riaprire questo spazio senza solenni cerimonie, ma questo non significa che non ne siamo orgogliosi. Auspichiamo che i cittadini di Spoleto e i turisti approfittino delle visite guidate dal 1 al 4 maggio per rivedere i nostri tesori tessili.