Curato da Maria Carmela Frate, con la collaborazione di Flavia Trivella, il volume si compone di una serie di “lezioni d'autore” – effettivamente svolte nel corso di diversi seminari organizzati dalla Soprintendenza ai Monumenti dell'Umbria con gli Ordini di Architetti e Ingegneri locali – sui temi del restauro conservativo dell'architettura diffusa, e destinate a una platea di professionisti già esperti che intendano però dotarsi di conoscenze più “raffinate”, sia in ambito teorico che, soprattutto, procedurale. In tal senso, si propone il trasferimento di alcune metodologie elaborate per il restauro del patrimonio monumentale all'intervento sul patrimonio edilizio, considerato di valore in quanto testimonianza e parte integrante dell'organismo urbano e paesaggistico originale. La varietà che contraddistingue il costruito storico italiano, per materiali, tecniche esecutive e sistemi compositivi, è la ricchezza da individuare e proteggere, da rintracciare e – ove possibile – portare in luce, sotto gli strati uniformanti delle frettolose tecnologie moderne. Partendo dal significato e dall'importanza delle indagini conoscitive, analizzandone tecniche tradizionali e innovative, si passa alla lettura e alla valutazione critica della diagnostica, per arrivare alla selezione dei metodi di intervento più appropriati al caso. Parte integrante dell'opera è il repertorio di casi “virtuosi”, opere realizzate in Umbria e Molise e in parte selezionate nel corso delle due edizioni del Premio “Sisto Matrodicasa”, organizzate nel 2000 e nel 2007 dall'omonimo Centro Studi di Perugia. In Appendice, le Linee d'indirizzo per gli interventi di recupero del centro storico di Nocera Umbra, deliberato dal Comune nel 2000.
A coordinare i lavori sarà l'architetto, ed ex assessore alla cultura del Comune di Spoleto, Giorgo Flamini