La Regione Umbria minaccia querele – attraverso una nota diramata dall’Avvocatura dell’ente sabato 24 maggio – sulla questione dei conti della sanità ed in particolare della diatriba sul payback dispositivi sanitari, al centro di questioni nazionali ma particolarmente significativa in Umbria dopo la manovra fiscale che ha portato ad un aumento dell’Irpef. Intimidazioni a cui i giornalisti dell’Umbria non vogliono sottostare, come precisano in due distinte note l’Ordine dei giornalisti (Odg) e l’Associazione Stampa Umbra (Asu).
“L’Odg Umbria – viene spiegato – prende atto con rammarico che la Regione Umbria si riserva di ‘adire le vie legali anche con richiesta di risarcimento danni’, ‘per contrastare tutte le informazioni fuorvianti e non corrette anche pubblicate’ in relazione alla diatriba tutta politica e partitica sulla situazione della sanità umbra. L’Odg sottolinea che la categoria svolge le sue funzioni nel rispetto del diritto – dovere di cronaca e nel ruolo di spazio libero di confronto e dibattito nel rispetto delle contrapposte posizioni che le conferisce l’ordinamento”.
“In relazione alla presa di posizione della Regione – scrive l’Asu – su presunte informazioni fuorvianti con minacce di adire le vie legali e richieste di risarcimento danni in merito alla questione sanità ‘anche pubblicate’, Assostampa Umbra ribadisce i principi costituzionali della libertà di stampa e ricorda che le normative che regolano la stampa in Italia prevedono espressamente il diritto di replica. Il sindacato ribadisce altresì il valore dell’informazione giornalistica come servizio essenziale anche in rapporto al diritto del cittadino ad essere correttamente informato e sottolinea il rispetto da parte dei colleghi dei principi etico-deontologici che regolano la professione”.