Il Documento annuale di programmazione 2008/2010 è stato approvato dal Consiglio regionale con 16 voti a favore (Unione) e un voto contrario del consigliere Lignani Marchesani in rappresentanza dell'opposizione di centrodestra (che ha abbandonato l'aula per protesta contro l'acquisizione agli atti del Consiglio di un comunicato consegnato dai rappresentanti di un comitato presenti in Aula).L'Aula ha votato in favore della proposta di risoluzione (che tecnicamente da il via libera al Dap) presentata in Consiglio dal consigliere Baiardini su mandato della Prima Commissione: il documento ribadisce i 10 “progetti caratterizzanti” contenuti nel Dap e rinnova l'impegno per il raggiungimento delle priorità che interessano politiche industriale, agenzie regionali, centri storici, servizi pubblici, rifiuti, protocollo di Kyoto, politiche sociali, immigrazione, competitività, università, formazione e cooperazione.Bocciata invece la risoluzione presentata dai consiglieri dell'opposizione di centrodestra che chiedeva il ritiro del Dap e la sua rielaborazione basata su: abbassamento della pressione fiscale; sicurezza e la qualità della vita nelle città; riscrittura del piano sanitario entro tre mesi individuando come obiettivo primario l'abbassamento delle liste di attesa; riscrittura entro tre mesi del piano sociale con particolare attenzione alla lotta alle tossicodipendenze; riforma della Pubblica amministrazione, delle agenzie e dei servizi pubblici; infrastrutture e il nuovo accordo di programma con il Governo; presentazione del piano dei rifiuti entro tre mesi.Prima del voto finale l'assessore Vincenzo Riommi è intervenuto rilevando che “negli ultimi tre anni si è sviluppata una fase economica espansiva anche in Umbria, dove si sono registrati risultati migliori della media nazionale. C'è stata una crescita del Pil, è cresciuta la base occupazionale ma è diminuita la produttività per addetto e questo evidenzia una criticità del nostro sistema produttivo. Le imprese umbre sono ancora troppo deboli, troppo legate al fattore lavoro, poco innovative e quindi deboli. L'Umbria deve fare un salto di qualità e questo è uno degli obiettivi qualificanti del Patto per lo sviluppo. Questo Dap assume un punto di forza: l'equilibrio di bilancio. Deve però essere valutata anche la qualità sociale della regione; bisogna decidere come garantire la copertura dei bisogni a tutti e la coesione sociale (infanzia, non autosufficienza, servizi per le fasce deboli) e questo può avvenire tassando l'intermediazione speculativa e le attività che incidono sulla qualità ambientale. Nei prossimi mesi saranno predisposti atti fondamentali come il Piano Sociale, Sanitario e quello sui rifiuti. Abbiamo operato le modifiche per le quali ci eravamo impegnati in Prima Commissione: sfondamento a nord della Fcu, potenziamento dell'odontoiatria pubblico, edilizia sostenibile, agricoltura biologica (biodomeniche, filiera corta, piccoli produttori, acquisti verdi, produzione di energia da produzioni agricole)”. Durante l'intervento dell'assessore Riommi, il Consiglio è stato sospeso per 20 minuti dopo che dai banchi del pubblico i rappresentanti del Comitato 23 ottobre avevano esposto cartelli per la liberazione dei quattro ragazzi arrestati a Spoleto nell'ambito di una inchiesta antiterrorismo.
REGIONE: APPROVATO IL DOCUMENTO ANNUALE DI PROGRAMMAZIONE 2008-2010
Mar, 05/02/2008 - 18:40