“Non fidatevi di Salvini, uno che ha perso il Governo qualche mese fa e che vede L’Umbria come una vendetta politica. Bianconi è il migliore”.
Il refrain è lo stesso e Nicola Zingaretti, segretario nazionale del Pd, impegnato nel giro umbro per la campagna elettorale di Bianconi, lo ripete dal palco di Foligno. La sfida è che con Salvini, che quella piazza l’ha riempita qualche giorno fa. Il colpo d’occhio è diverso, ma il Pd ci prova. D’altronde è una rincorsa e Vincenzo Bianconi lo dice: “Siamo due punti sotto, combattiamo”.
Zingaretti arriva da Narni un quarto d’ora dopo l’appuntamento. Passa per via Gramsci, la via della movida. Stringe qualche mano e in piazza della Repubblica incontra Bianconi che lo accompagna sul palco insieme a Verini, a Luca Gammaitoni , a Rita Barbetti e a Massimo Sisani, i candidati. Nel pubblico anche Donatella Porzi e Tommaso Bori. Ma anche il viceministro Marina Sereni.
“Siamo un nuovo modello che si è messo formato con grande coraggio – dice Bianconi – un cambiamento per mettere al centro comunità e territori”. Quindi l’annuncio della legge sulla democrazia partecipata e il mea culpa: “alla politica è mancata la programmazione, il coraggio delle scelte. Dobbiamo creare una visione senza far dimenticare le nostre radici”.
Il coraggio è anche la parola chiave di Zingaretti. “Combattiamo guardando le persone. La campagna si vince guardando negli occhi le persone che hanno paura del futuro. Si sentono incerti perché pensano che qualcosa non va. Ma diciamo che Matteo Salvini è stato migliore a raccontare i problemi e il peggiore a risolverli. Ha usato i problemi ma poi si scorda di raccontare l’eredità delle follie che raccontavano”.
“È criminale il politico che utilizza la rabbia e non ha mai risolto un problema”.
“Dobbiamo combattere perché gli umbri non si fanno utilizzare per i giochi romani di chi ha perso il Governo”. Quindi i punti favorevoli: “orgogliosi di un bilancio che dice che gli asili nidi sono gratuiti, di una manovra che dice che non si paga il super ticket”.