Da Brescia il leader della Lega opziona la ricandidatura dei suoi governatori uscenti | Ma in Umbria FdI scalpita e FI punta su Romizi
Dall’Auditorium della Camera di commercio di Brescia, il vice premier e leader della Lega Matteo Salvini ha “ricandidato” Donatella Tesei per il centrodestra alle regionali. Vedendola come la “candidata più forte del centrodestra in Umbria”.
Lo ha detto chiudendo la campagna elettorale in Lombardia per la riconferma di Attilio Fontana. Insieme a tutti e cinque i governatori della Lega, tra cui, appunto l’umbra Donatella Tesei. Opzionando la sua ricandidatura, come quella di Fugatti in Trentino e di Rolfi a sindaco di Brescia.
Nel caso dei governatori uscenti, la regola, in generale è quella di correre per il secondo mandato. Anche per sfruttare la posizione di vantaggio di chi è al potere. Tanto più che la pandemia non ha consentito, in generale, di poter svolgere una normale azione di governo e quindi risulta anche difficile fare una valutazione complessiva sull’operato di chi si è trovato a gestire una situazione eccezionale, che non ha influito solo in materia sanitaria, ma anche fortemente su quella economia e sociale.
In Umbria però, il modo in cui Fratelli d’Italia, dopo il pesante sorpasso alle politiche, abbia mollato sulla richiesta di un rimpasto, è per molti il segnale che Zaffini stia preparando il colpo grosso piazzando un suo candidato per la presidenza.
Vuole dire la sua anche Forza Italia, che più che sui numeri, gioca comunque le sue possibilità di avere un proprio candidato alla presidenza sulla figura del sindaco di Perugia e coordinatore azzurro Andrea Romizi. Che però, per indole caratteriale e per approccio politico, ha finora sempre evitato lo scontro con gli alleati.
A dare sostegno alla ricandidatura di Tesei, poi, potrebbero esserci i civici riuniti intorno all’assessore Agabiti.
Ma la variabile da non sottovalutare sarà lo scenario politico nazionale nel quale verrà maturata la scelta dei candidati governatori alla prossima tornata delle regionali.