Regionali in Umbria, intervista a Paola Agabiti Urbani (Lista Tesei) - Tuttoggi.info

Regionali in Umbria, intervista a Paola Agabiti Urbani (Lista Tesei)

Redazione

Regionali in Umbria, intervista a Paola Agabiti Urbani (Lista Tesei)

I motivi dell'impegno politico e le proposte della candidata consigliere alla Regione
Gio, 24/10/2019 - 10:11

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Parte dall’esperienza e dai successi ottenuti nei Comuni minori la sfida del centrodestra per le prossime elezioni regionali del 27 ottobre prossimo.
Non è forse un caso che proprio la candidata alla Presidenza dell’Umbria Donatella Tesei, due legislature alla guida di Montefalco prima di spiccare il volo per il Senato dove ricopre la carica di Presidente della Commissione Difesa, abbia puntato su un’altra donna e amministratrice per la propria lista civica: Paola Agabiti Urbani, attuale sindaco di Scheggino e con ormai dieci anni di esperienza amministrativa alle spalle, avendo prima rivestito il ruolo di assessore. Una laurea in Scienze politiche e a tre esami da quella in Giurisprudenza, Paola Urbani, 44 anni, ha inanellato una serie di iniziative che coprono ogni settore dell’amministrazione di Scheggino, dalla riqualificazione del Distretto Asl alla ristrutturazione del Teatro, ai progetti di viabilità: tutti realizzati con finanziamenti comunitari e ministeriali, senza aggravi per le casse comunali.

La promozione del territorio e il rilancio del turismo sono tra i maggiori successi ottenuti in questi ultimi anni. Tra le tante iniziative svetta Diamante Nero, che nel corso degli anni è stata frequentata da numerosi personaggio dello spettacolo.

Cosa l’ha spinta ad accettare la sfida da lanciare al centrosinistra?

“Quella di dare un contributo alla mia Regione, non possiamo continuare a lamentarci di ciò che non va in Umbria, senza provare ad invertire la rotta, a mettere in campo le proprie competenze ed esperienze. Non credo alla politica improvvisata, ai politici dell’ultimo minuto, così dopo una esperienza prima da assessore e ora da sindaco ho pensato che forse era arrivato il momento di impegnarsi per il bene di tutta l’Umbria”.

Come l’hanno presa i suoi sostenitori?
“Forse sono stati proprio loro, il loro affetto a convincermi che potevo tentare questo nuovo impegno. Vede, amministrare un piccolo Comune ti insegna molte cose, ti cala ancor più nei problemi quotidiani delle persone e ti dà una grande carica a cercare di risolverli nel miglior modo possibile e soprattutto nel minor tempo. Ricordo ancora quel 30 ottobre 2016 quando fummo anche noi investiti dal sisma che colpì duramente l’Italia centrale. E quando ti ritrovi trecento persone in strada non puoi permetterti  di perdere un solo minuto…per l’ora di cena riuscii a far installare una tensostruttura in grado di ospitare tutti. Dare risposte concrete: questo è quello che si deve fare quando si amministra una comunità, che sia piccola o grande”.

Le riconoscono la capacità di saper attrarre molte risorse pubbliche, eppure la struttura amministrativa non è grande. Quale la ricetta? 

“I bandi li studio direttamente io, se c’è bisogno anche dopo cena, poi ne parlo con la Giunta e solo dopo averli condivisi li discuto con il responsabile tecnico. Nessuna ricetta particolare, solo un po’ di buona volontà e credo, dopo 10 anni, competenza a capire quali siano le opportunità. Con i fondi del Ministero degli interni abbiamo riqualificato il distretto sanitario, con quelli comunitari e nazionali alcune arterie viarie come quelle per San Vito, Osteria e da poco è arrivato il nulla osta per la strada che collega a Ceselli. Idem per le ristrutturazione del nostro teatro cittadino che sarà di nuovo fruibile entro la fine dell’anno. Sul fronte del turismo abbiamo raddoppiato le presenze rispetto al 2018 ed è proprio di queste ore l’avallo di un nuovo finanziamento per un percorso di bike sharing che coinvolgerà dieci comuni della Valnerina”.
Quali progetti intende portare avanti in caso di elezione? 
“Premesso che condivido il contenitore di idee che Donatella Tesei ha studiato per rilanciare l’Umbria, ho in cantiere alcuni progetti che ritengo indispensabili per lo sviluppo di tutti i territori. Innanzitutto penso che si è perso anche troppo tempo nel rilancio dell’immagine dell’Umbria che necessita di un brand e di un marchio nuovo, al passo con i tempi, capace di intercettare il turismo in ogni sua dimensione, da quella religiosa a quello alimentare e culturale. Il turismo dovrebbe essere il nostro core business se solo pensiamo che vi sono 53 siti di interesse culturale, storico e o archeologico ogni 2 chilometri quadrati. Credo inoltre fermamente nella innovazione tecnologica e su questo passaggio la collaborazione con l’Università sarà decisiva. Penso alle aree industriali di Terni e Foligno, dove ci sono eccellenze nel campo della meccanica e della industria aeronautica. Ho in mente almeno un master universitario che potrebbe essere realizzato laddove l’Università non è presente, come nel caso di Spoleto; un modello che potrebbe essere replicato anche per realtà come Castello e Gubbio. Abbiamo il dovere di dare una speranza ai nostri figli, da amministratore sono stanca di sentire genitori rassegnati a vedere i propri ragazzi abbandonare la propria città. Su questo anche l’agricoltura può dare una mano importante se coniugata con le risorse tecnologiche di cui oggi possiamo dotarci”.
E sul fronte delle infrastrutture? 
“Abbiamo perso troppo terreno sul fronte dell’Alta velocità, gli interventi di ammodernamento delle rete viaria e ferroviaria sono rimasti bloccati. Un quadro che ha avuto ripercussioni negative sull’economia dell’Umbria, dove il Pil è ormai fermo da anni. Ecco, di fronte ad un contesto del genere c’è il dovere per un amministratore di ricercare soluzioni alternative,  valide e sostenibili”
Cosa le piace e cosa no di questa campagna elettorale? 
“Il contatto umano, le emozioni che si provano ad incontrare e ascoltare tante persone, conoscere nuove realtà, sentirsi protagonisti di una speranza che tanti cittadini ripongono in te. E’ una bella responsabilità certo, ma riuscire a conquistare e consolidare la fiducia è anche la miglior soddisfazione per un amministratore. Io credo fortemente nel concetto del cittadino-azionista, amministrare il bene pubblico significa non tradire le aspettative dei tuoi azionisti. Che sia un  Comune, la Regione o lo Stato, ognuno di noi ha il sacrosanto diritto di chiedere e ottenere il meglio per sé e i propri cari, per le generazioni future”.
Una risposta parziale. Cosa non le sta piacendo di questa tornata, animata senza dubbio da troppi veleni e sgambetti?
“Alle polemiche preferisco da sempre i fatti”
Comunicato di Campagna Elettorale per le Regionali 2019
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