Regionali, cura del rinnovamento per il Pd / Paletti per Perugia - Tuttoggi.info

Regionali, cura del rinnovamento per il Pd / Paletti per Perugia

Sara Cipriani

Regionali, cura del rinnovamento per il Pd / Paletti per Perugia

Giacopetti: "Le idee prima di tutto, poi le candidature. Restituiremo alla città il ruolo che merita"
Mer, 18/03/2015 - 10:49

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La cura del rinnovamento. E “le idee prima di tutto”. Il segretario del Pd di Perugia Francesco Maria Giacopetti, all’indomani della riunione con i segretari di circolo, stila il bilancio della fase di lancio partecipativa dei democratici. “Da qui – spiega-  un documento che non ha certo  l’ambizione di essere esaustivo ma di contribuire in maniera positiva alla costruzione  di un progetto per Perugia e per l’Umbria, perché se cresce Perugia cresce la  regione. Poi criteri coerenti per la selezione delle candidature”. E’ questo l’ordine delle cose. Prendere o lasciare.

La cura – “Dopo la dolorosa sconfitta alle amministrative dello scorso   anno – sottolinea Giacopetti – il Pd di Perugia è da tempo al lavoro per ripartire, con l’ambizione di costruire un progetto coraggioso e credibile, valorizzare il radicamento, far crescere rappresentanza e consenso, contribuire alla crescita e allo sviluppo della città. E mentre il sindaco di Perugia latita politicamente e la sua   giunta continua a perdersi in contraddizioni e a lavorare più sulla cancellazione delle tracce del buon governo del centrosinistra che sulla costruzione di una visione, il Pd, all’opposizione responsabilmente e con la sensibilità di un partito di governo,   si mobilita sulle idee con l’obiettivo di contribuire a restituire a Perugia il posto che merita in Umbria, a rafforzare il suo ruolo di città capoluogo, nella convinzione che quando si parla di Perugia si parla del futuro dell’Umbria”.

Regionali fondamentali – In questo contesto “le regionali di maggio rappresentano, per noi, un passaggio fondamentale – ancora Giacopetti. Con lo sguardo a questo appuntamento e con la   consapevolezza che è aprendosi e non tirandosi indietro rispetto alle scelte, che   vanno condivise in maniera larga e plurale, imparando dagli errori commessi e senza   tentennamenti rispetto al ruolo che il Pd ha nella vita politica cittadina – non   dimentichiamoci che alle europee il Pd ha ottenuto, meno di un anno fa, il 50% dei  consensi, il 35% a livello locale – la segreteria del Pd di Perugia ha voluto inaugurare,  al riparo da autoreferenzialità, un percorso partecipato, aperto, di ascolto e di interlocuzione con i Circoli del Pd di Perugia, dove tutti hanno potuto esprimersi e dare un apporto costruttivo per una Perugia e un’Umbria migliore”.

Candidature: vecchi, nuovi e sempreverdi – E così si arriva al capitolo candidature. Quello che scotta. Scrive Giacopetti: “Ne esce, in primo luogo, la necessità che le candidature siano espressione di onestà, competenza e capacità e che siano rappresentative del pluralismo del Partito Democratico e della comunità che rappresenta. Quindi, la richiesta di saper interpretare al meglio la voglia di rinnovamento che arriva in via prevalente dai circoli, sapendo che rinnovare non vuol dire rinnegare quanto di buono si è fin qui fatto, come ci si segnala, ma saper coniugare responsabilmente la valorizzazione  dello spirito del Pd partito del buon governo con le istanze del cambiamento e la richiesta di discontinuità”.
Riferimento più o meno velato alle vecchie glorie dell’amministrazione Boccali: l’assessore al quadrato Andrea Cernicchi e Lorena Pesaresi. Il primo raccoglie firme, la seconda aspetta Leonelli (e Giacopetti e il Pd in generale) al varco. Poi ci sarebbe la Fioroni, silurata alla primarie ma mai doma. Perugia pesa, dicono, ma il numero uno democratico (della città) mette paletti alle fughe in avanti: “Siamo convinti che se cresce Perugia, cresce anche l’Umbria e aggiungo che un partito che sa essere consapevole delle sue potenzialità e soprattutto rispettoso delle sue regole, dei suoi   luoghi, dei suoi percorsi e dei suoi meccanismi può essere un grande alleato della buona politica e della buona amministrazione del governo delle città e dell’Umbria”.
Ora, chiude il segretario comunale, “sarà compito della segreteria comunale nella sua piena autonomia e autorevolezza e nella più ampia  condivisione possibile delle scelte e delle responsabilità, con un occhio a quanto emergerà, giovedì, dalla direzione del Pd Umbria e conseguentemente a quanto  emerso dai territori e al messaggio che gli elettori ci hanno mandato lo scorso  giugno, portare a sintesi la discussione intorno ai criteri per le candidature da consegnare al Pd regionale”. Si vedrà.

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