L’ennesimo rinvio sull’attivazione dei varchi elettronici della Ztl nel centro storico di Città di Castello infiamma il dibattito cittadino e in Consiglio comunale.
Proprio durante l’ultima seduta consiliare, l’assessore alla Viabilità Rodolfo Braccalenti ha risposto all’ennesima interrogazione sul tema di Andrea Lignani Marchesani (Castello Civica) – che da tempo solleva dubbi sulla gestione della futura Zona a Traffico Limitato – annunciando un ulteriore rinvio per l’attivazione, in attesa dell’installazione di un nuovo varco tra Piazza Fanti e Corso Cavour, necessario a evitare accessi incontrollati da piazza Gabriotti.
Una scelta definita “totalmente assurda” dal consigliere di opposizione, che punta il dito anche contro la mancata attuazione dell’ordinanza della Polizia Locale del dicembre 2023 (anno in cui è stato completato il progetto), relativa a segnaletica e viabilità nel centro storico e ritenuta propedeutica al funzionamento dei varchi.
Nella stessa aula del Consiglio era stato annunciato come il 2024 sarebbe stato l’anno della svolta per la mobilità in centro e quindi per la stessa Ztl ma ad oggi – aprile 2025 – si deve prendere atto di un nuovo slittamento. “Ci troviamo di fronte a una navigazione a vista – ha detto Lignani – che danneggia residenti e commercianti di un centro storico già in difficoltà. A peggiorare la situazione, la confusione sui permessi Ztl tra vetrofanie e QR code mai decollati, con il rischio di code e complicazioni inutili per i cittadini”.
Alla fine dell’intervento, l’assessore Braccalenti – sottolineando come sia solo una sua stima – ha fissato come nuovo termine per l’attivazione dei varchi il mese di luglio. “Ma sono aperte le scommesse su un ulteriore slittamento a settembre”, ironizza Lignani, che ricorda infine il caso del pilomat dismesso e ormai simbolo del fallimento amministrativo: “Un cadavere urbano che ancora oggi calpestiamo ogni giorno, con le suole delle scarpe e gli pneumatici delle nostre auto”.