Riccardo Foglietta
Dopo il successo di “Hocus molto Pocus”, per la stagione 2011-2012 Raul Cremona porta in scena lo spettacolo “Prestigi”, che ieri sera ha presentato all’Anfiteatro Fausto in occasione della Festa del PD di Terni. Il comico milanese prosegue quindi il suo personale percorso di cantastorie, intrecciando comicità e poesia, servendosi della magia come arte della narrazione ed avvalendosi per l’occasione della collaborazione di Lele Micò (pianista e compositore di musica jazz, leggera e classica), autore delle musiche e spalla comica all’interno dello show. Non tutti sanno che Raul Cremona nasce come prestigiatore “serio”, spinto dalla passione infantile per la magia e la prestigiazione, ed è proprio utilizzando in chiave comica l’arte della magia che cerca di rappresentare le frustrazioni e le velleità del prestigiatore medio, creando personaggi buffi e dissacranti. Ricchissima la galleria dei personaggi che si sono avvicendati sul palcoscenico: c’era il portavoce e fondatore dell’associazione Omen, che tiene un atteggiamento misogino e maschilista per tutta la durata degli sketchs, al termine dei quali arriva puntualmente la telefonata della malefica moglie alla quale risponde in maniera sottomessa; erano presenti anche la parodia del Mago Silvan (rappresentata da un prestigiatore vecchio stile i cui trucchi riescono sempre dopo qualche tentativo andato a vuoto) e Silvano il Mago di Milano, immagine distorta di quella figura di illusionista tanto amato, specchio della prima vera passione adolescenziale; Jacopo Ortis, attore di teatro che si finge esperto ma non riesce a fare altro che raccontare barzellette vecchie di anni, fino alle più recenti caricature estreme e divertenti che hanno caratterizzato le ultime stagioni televisive. Cremona ha così interpretato i celebri personaggi conosciuti nel programma “Zelig”, alternando giochi di prestigio a gag e barzellette di immediata comicità ed ipnotizzando per quasi due ore un pubblico entusiasta e collaborativo, che non si è sottratto nemmeno alle imbarazzanti performances nelle quali è stato abilmente coinvolto per tutta la durata dello spettacolo: chiamati infatti ad assistere il comico nei suoi giochi di prestigio e nelle sue pièces teatrali, alcuni spettatori hanno dato vita a scenette davvero spassose che indirettamente hanno palesato la capacità del “mago”di entrare in contatto diretto (sostando anche fisicamente tra la gente) con il pubblico.
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