Semplice, sorridente, sicura sopra le sue protesi in carbonio, Giusy Versace arriva nella sala Sant’Anna a Perugia per parlare di “Rarità senza limiti”, in vista della Giornata Mondiale sulle malattie rare che si celebra il 29 febbraio.
Insieme a lei sono intervenuti l’avv. Massimo Rolla, esperto in materia di diritti per quanto riguarda persone con disabilità e materia antidiscriminatoria insieme ad Armando Marcucci, presidente Comitato Nazionale Antidiscriminatorio per Persone con Disabilità, Antonella Piccotti, docente presso IIS Cavour Marconi Pascal e il Prof. Luigi Bertini, docente dell’Università degli studi di Perugia.
L’evento si è svolto con il patrocinio della Provincia e del Comune di Perugia insieme al Cesvol, ideato e fortemente voluto da Gloria Tramontana, ragazza 20enne affetta da una malattia genetica rara. Viste le tante associazioni del territorio presenti l’incontro si è piacevolmente spostato in un dibattito aperto tra relatori e partecipanti che ha più volte coinvolto l’On. Versace.
“Dopo il mio incidente – ha detto Versace – la mia vita è cambiata, mi sono trovata catapultata nel mondo della disabilità ed è stato difficile accettare e convivere con le mie protesi ma non mi sono mai arresa. Anche grazie alla mia fede. Non volevo diventare un ‘disabile rancoroso’. La disabilità sta negli occhi di guarda, di chi ti fa sentire diverso. Oggi viviamo un mondo in cui si ha paura di tutto quello che non è normale. Ma cos’è la normalità? Se mi avessero detto che dopo il mio incidente, dove ho perso le mie gambe, io avrei fatto tutto quello che sto facendo ora avrei detto: ‘Voi siete matti!’, invece eccomi qua, faccio parte della commissione Affari Sociali di Montecitorio con delega del gruppo alle pari opportunità e disabilità e ora la cerco di lottare per i diritti delle ‘persone con disabilità’: questa è la definizione giusta”.
Di leggi sulla disabilità ha parlato Rolla spiegando che “l’Italia è il paese con il maggior numero di norme dedicate alla disabilità, il problema è applicarle e per far questo bisogna conoscerle, informarsi sui diritti. Io sto mettendo in piedi un progetto complesso, insieme a Giusy, Miur e associazione giovani avvocati, sulla formazione alla disabilità nelle scuole per creare percorsi inclusivi che portino a una maggiore consapevolezza di normative e opportunità per il miglioramento della qualità di vita”.
“In Francia da poco hanno approvato una legge simile alla nostra 104 – ha spiegato Marcucci – prima ancora si lavorava con le classi speciali. Spesso il problema per le famiglie non è far fare sport ai propri cari, ma farli uscire da casa. Il compito delle associazioni è fornire questo supporto e dare l’opportunità ai ragazzi disabili di praticare sport”. Bertini ha portato una relazione dettagliata su “Attività motoria e sportiva adattata “Rarità equità e sport”, mentre Piccotti ha parlato di “Disabilità e sport nella scuola: un percorso verso l’integrazione sociale”.