Il colpo in un supermercato di Castel del Piano, l'inseguimento dell'operatrice della sicurezza colpita, fino all'arresto da parte della polizia
Sono state le treccine a tradire un 59enne arrestato per la rapina in un supermercato nella zona di Castel del Piano.
A dare l’allarme è stata un’addetta alla vigilanza dell’esercizio commerciale che ha notato un uomo oltrepassare le casse e allontanarsi con fare furtivo senza aver provveduto al pagamento di alcuni prodotti sottratti.
Dopo averlo fermato, l’operatrice ha invitato il 59enne a mostrarle lo scontrino di pagamento. A quel punto l’uomo, con aggressività, ha colpito la donna alla testa con un pugno riuscendo a guadagnare terreno e ad allontanarsi. L’operatrice però non ha desistito, tentando di rincorrerlo e di fornire in tempo reale informazioni alla Questura, anche sull’esatta posizione dell’uomo.
Innervosito dall’inseguimento, l’uomo ha arrestato di scatto la corsa e, raggiunta la donna, le ha sferrato un calcio per poi riprendere la fuga.
Grazie all’intervento degli agenti della Squadra Volante e alle informazioni fornite dall’addetta alla vigilanza – secondo cui il rapinatore indossava uno strano cappello con delle treccine – l’uomo, che nel frattempo aveva fatto perdere le sue tracce, è stato individuato e localizzato presso la sua abitazione.
Classe 1963 con precedenti di Polizia per minaccia, resistenza a pubblico Ufficiale, false attestazioni e lesioni personali, è stato sottoposto a una serie di accertamenti da parte dei poliziotti.
Un primo controllo, esteso anche all’abitazione del soggetto, ha permesso di reperire oltre ai prodotti sottratti dall’esercizio commerciale, anche una pinza e un martello che aveva in mano e brandiva minaccioso mentre si allontanava dal supermercato.
Dagli accertamenti investigativi e dall’analisi delle immagini del sistema di video sorveglianza è emerso che il 59enne, utilizzando il medesimo attrezzo, qualche giorno prima si era reso protagonista del danneggiamento della porta d’ingresso di una banca in via Settevalli. L’uomo è stato riconosciuto proprio dalle treccine.
Gli agenti della Squadra Volante, a quel punto, lo hanno tratto in arresto per il reato di rapina impropria e denunciato a piede libero per il reato di porto di oggetti atti ad offendere e danneggiamento aggravato.
Messo a disposizione dell’autorità giudiziaria, l’uomo è stato condotto nel carcere di Capanne.