I fatti risalgono allo scorso 19 agosto, quando aveva aggredito e rapinato una coppia di fidanzati. Sorpresi mentre si erano appartati in macchina in zona Monte Morcino, l’uomo, un cittadino nigeriano di 36 anni, dopo essersi fatto consegnare quanto in loro possesso, li aveva trattenuti sotto minaccia di una bottiglia per oltre un’ora cercando di barattare la restituzione dei documenti con la consegna di altre somme di denaro.
Le vittime, non appena lo straniero si era allontanato, avevano chiamato il 113 e l’avvio immediato delle ricerche aveva condotto gli agenti della Squadra Mobile a rintracciare, nel giro di poche ore, il nigeriano e sottoporlo a fermo. Dagli accertamenti era emerso che il 32enne, in Italia senza fissa dimora e con precedenti per ingresso illegale sul territorio nazionale, aveva beneficiato di un permesso di soggiorno per motivi umanitari.
Dato che si trattava di un richiedente protezione internazionale, era stato inserito nel programma di accoglienza e collocato in una struttura in attesa di veder vista accolta la sua istanza. Condotto a Capanne, in sede di convalida del fermo il Giudice gli aveva applicato la misura cautelare della custodia in carcere.
Contemporaneamente, però, erano state avviate dall’ufficio Immigrazione della Questura le procedure finalizzate ad ottenere l’esclusione dello straniero dal programma di accoglienza e la cessazione dei conseguenti benefici. Ritenuto che fossero venuti meno i requisiti, con provvedimento prefettizio di ieri il nigeriano è stato formalmente escluso dal programma: rimarrà in carcere in attesa delle fasi successive del procedimento penale instauratosi a suo carico.
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