Cresce la rabbia del comitato dei residenti di S. Paolo, che è riuscito a raccogliere 2000 firme per scongiurare la chiusura al traffico di via Serena a causa della mancanza di un sottopasso. Infatti con l'eliminazione del passaggio a livello, prevista nella convenzione n. 88/2007 stipulata tra Comune Foligno, Regione Umbria e Rete Ferroviaria Italiana spa, deve chiudere anche la via.
Il comitato fa sapere, attraverso una nota, che proseguiranno iniziative per evitare la chiusura della via, estremamente importante per la viabilità della zona. Ecco il testo del comunicato:
Sembrano notizie d’altri tempi eppure, superato da 11 anni l’anno duemila, a Foligno, in via Serena, sottopassi anche modesti, sopraelevate, o altre vere soluzioni che permettano la fruibilità pubblica di un’importante via sono rimasti solo sogni. La realizzazione di un “sottopasso carrabile” in via Serena non compare infatti in nessun “piano triennale delle opere pubbliche” redatto dal Comune di Foligno già prima dei “presunti rinvenimenti archeologici” che hanno frettolosamente fatto abbandonare il progetto per un semplice “passo pedonale”.
“Con l’acqua sporca si getta via anche il bambino ” per eliminare il passaggio a livello si chiude anche la via, si convoglia forzosamente l’intera viabilità della zona sul traffico già caotico ed inquinato di viale Ancona, privando l’intera viabilità di un’importante e strategica via alternativa.
I cittadini residenti sono stati ancora un volta non coinvolti ma “travolti dalla vicenda”.
Pochi “addetti” sono stati informati, la maggioranza lasciata nella disinformazione totale!
I finanziamenti stanziati dalle Ferrovie dello Stato 400.000 euro a passaggio eliminato, forse anche altri finanziamenti pubblici, dove sono stati investiti o dove saranno investiti dal Comune per la fruibilità di via Serena, e di via Sportella Marini (passaggio a livello zona Capannaccio) essendo le stesse vie già condannate alla chiusura senza alcuna vera opera sostitutiva?
In tutta fretta ci si è attrezzati a confezionare e propagandare un progetto di una ”pista ciclo pedonale” che altro non è che un banale marciapiede da decenni mancante sul tratto iniziale di viale Ancona.
Tutti, sul posto, hanno poi assistito alle frenetiche opere per realizzare in pochi giorni una “anomala stradina” a ridosso della ferrovia, e situata proprio sulla parte non penalizzata dalla chiusura di via Serena, in quanto già direttamente collegata con via Sportella Marini.
Sono queste le opere sostitutive che salvaguardano il principio della fruibilità pubblica di una via?
Una via non si chiude dopo aver dato il nulla osta a costruirci a ridosso un nuovo quartiere, quello di S. Paolo dove ancora oggi sono all’opera ruspe e betoniere. Dove andranno a camminare migliaia di cittadini? Fino ad oggi con un passo o una pedalata in bici, raggiungono farmacia, scuole, asili, poste, banche impianti sportivi, chiesa, negozi, parco fluviale ecc, domani?
Perché altri passaggi a livello da eliminare a Foligno quali Via Mameli, Ponte Centesimo, SanVittore, sono inseriti tra le opere sostitutive da realizzare e via Serena nonostante la recente lottizzazione a S. Paolo è sempre rimasta fuori?
2000 cittadini hanno firmato una petizione rivolata al sindaco di Foligno per la ricerca di soluzioni vere chiedendo un “sottopasso carrabile” anche a senso alterno. Attendiamo risposte concrete!
Continueremo a sensibilizzare con attenzione e cura cittadini ed Istituzioni della nostra Città affinché questa civile battaglia occupi il giusto posto nel quadro di una politica vera, in sintonia con la realtà, le persone e i loro problemi.