Luca Innocenzi, ormai prossimo a diventare papà, che dedica la vittoria a sua figlia, Bianca, ormai prossima a vedere la luce del mondo.
Il priore, Fabio Serafini, che dedica la vittoria alla sua famiglia e si commuove in diretta. Il presidente Domenico Metelli, che sottolinea come un ragazzo disabile, che ha trovato una ragione di vita nell’essere un ‘casserino doc’ abbia potuto sollevare al cielo stellato il Palio, scoppiando in lacrime di felicità.
Non ci poteva essere finale migliore per mandare in archivio questa Quintana: per ricordare ai quintanari e spiegare ai ‘non quintanari’ che non è ‘solo’ una corsa di cavalli – e che corsa, verrebbe da dire – ma un serbatoio infinito di emozioni.
Emozioni che colpiscono al cuore, che parlano di una vita che sta per nascere, di una famiglia che sopporta e supporta i sacrifici di chi fa Quintana, di un ragazzo con mille difficoltà che può tornare a sorridere e far festa.
La Quintana è questo: come un albero di ottantanni con radici ben solide nel passato, pronto a dare nuovi frutti e linfa vitale.
E ripercorrendo questo film, si potrebbe intitolare ‘La Quintana dei Record’: per Luca Innocenzi, che conquista il suo dodicesimo palio, ed entra di diritto nella storia della Giostra folignate, come il cavaliere che ha vinto più di tutti, scrivendo così il suo nome per primo, nell’albo d’oro quintanaro.
Per il priore Fabio Serafini, che appende nella bacheca di via Cortella il suo ottavo alloro.
Per il Campo de li Giochi che ha fatto registrare come non mai il ‘tutto esaurito’, letteralmente gremito in ogni ordine di posti tanto da bloccare anticipatamente la vendita on line dei biglietti e chiudere prima le porte del Quintana Point.
Per le dieci taverne rionali, che – complice il bel tempo che ha vinto il Dio Marte trionfare su Giove Pluvio – sono state letteralmente prese d’assalto da avventori provenienti da tutta l’Umbria, dal resto d’Italia e da turisti stranieri.
Per il Corteo Storico con una città invasa da decine di migliaia di persone di ogni età, accorse per restare ‘maravigliati’ in pure stile seicentesco dal fascino barocco di costumi, allegorie e cerimoniali che hanno finalmente ritrovato la piena disponibilità di un teatro unico nel suo genere come la splendida piazza della Repubblica finalmente libera dai cantieri della Cattedrale.
Per le Prove Generali che hanno superato ogni aspettativa di partecipazione con un pubblico mai così numeroso.
Insomma, se l’edizione della Sfida 2025 doveva essere una sorta di ‘prova generale’ in vista delle grandi celebrazioni per l’Ottantennale si può certamente dire che la prova è stata brillantemente superata.
Ed ora si è in attesa della risposta del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla lettera d’invito del Sindaco e del Presidente dell’Ente Giostra Domenico Metelli, magari ne partirà un’altra affrancata con il francobollo celebrativo che ha visto la Quintana di Foligno raffigurata insieme a sole altre sette selezionate per rappresentare il Patrimonio Culturale italiano.
Un riconoscimento che forse dovrebbe far riflettere molti quintanari ‘critici’ e qualche folignate che non l’ha ancora capita.