di Gianluca Tofi (*)
Il Comitato dei Lavoratori A. Merloni dello stabilimento di Colle di Nocera Umbra, dopo l’assemblea di fabbrica convocata dai sindacati confederali nei giorni scorsi in merito alla proposta di acquisizione degli stabilimenti Umbri e Marchigiani rimasti invenduti da parte della Qs Group, tiene a smentire la breve nota emersa da un quotidiano regionale rispetto alla sua valutazione sulla Qs group. Il messaggio che è passato attraverso la stampa, infatti, è che il Comitato è contrario a questa società, ma perché trasmettere questa falsa notizia? Probabilmente c’è chi, per ovvi motivi di interessi personali e campanilisti, è da sempre contrario ad una soluzione rivolta ad una cessione in continuità, e spera, quindi, che anche questa trattativa non vada a buon fine ma, non potendolo dichiarare pubblicamente, si serve del suo giornale di riferimento per strumentalizzare e mettere in cattiva luce il Comitato dei Lavoratori, cosa del resto già accaduta in passato. Noi non abbiamo mai detto no alla Qs, anzi, sosteniamo che è comunque un punto di partenza anche se da migliorare, a partire dalla capacità rioccupazionale. Riteniamo, infatti, che un piano industriale che prevederebbe la ricollocazione di soli 700 lavoratori sui 2300 attualmente in forza, sia largamente insufficiente (per altro non è stato ancora spiegato dai sindacati il criterio con cui verranno fatte queste scelte). Per questo, nelle nostre proposte, abbiamo prefissato questi obiettivi: – attuare una ristrutturazione della durata di 5 anni – procedere ad una rotazione di tutto il personale senza alcun licenziamento, in tal modo da garantire gli ammortizzatori sociali a tutti, necessari fino ad una ricollocazione pilotata solo nel caso in cui, con le ingenti risorse economiche previste dall’accordo di programma, verrebbero create nuove attività produttive (questo periodo di tempo consentirebbe anche a coloro che sono vicini alla pensione, un graduale accompagnamento al riposo). Queste sono le nostre proposte, che abbiamo già presentato in occasione dell'ultima assemblea a sindacati e lavoratori. Riteniamo indispensabili queste garanzie, per questo è necessario che tutti i soggetti interessati alla trattativa (Istituzioni Regionali, locali e sindacati) facciano la propria parte, con tutti i mezzi a loro disposizione, rendendo partecipi e consapevoli del proprio futuro anche i lavoratori, la parte maggiormente colpita e coinvolta nella vicenda. Sulla base di queste proposte, il Comitato dei Lavoratori chiede che venga convocato un consiglio straordinario aperto e urgente, all’interno dello stabilimento di Nocera Umbra, in tal modo da individuare percorsi che garantiscano e tutelino tutti i lavoratori.
(*) Portavoce per il Comitato dei Lavoratori “A. Merloni”