Psicologia comportamentale, così le Dogane stanano i furbetti in aeroporti e porti - Tuttoggi.info

Psicologia comportamentale, così le Dogane stanano i furbetti in aeroporti e porti

Redazione

Psicologia comportamentale, così le Dogane stanano i furbetti in aeroporti e porti

Mar, 23/04/2024 - 07:40

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La psicologia comportamentale e le tecniche di profilazione entrano a far parte del lavoro quotidiano dei funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

La psicologia comportamentale e le tecniche di profilazione entrano a far parte del lavoro quotidiano dei funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) che operano nei porti e negli aeroporti di Toscana e Umbria. I controlli sui viaggiatori in partenza e in arrivo diventano così sempre più accurati ed efficaci e permettono di identificare più facilmente i passeggeri che, per diverse ragioni, trasportano materiale illecito o, comunque, che necessita di essere dichiarato; a questa categoria appartengono corrieri, trafficanti di sostanze o beni, ma anche passeggeri “ingenui” che inconsapevolmente non rispettano le disposizioni doganali relative al trasporto di beni.

La psicologia comportamentale ha lo scopo di concentrare l’attenzione in modo mirato sui passeggeri che maggiormente possono costituire un pericolo o essere potenziali contrabbandieri, permettendo di identificare più facilmente i viaggiatori a rischio attraverso l’osservazione del comportamento, dei documenti e del bagaglio e di effettuare anche controlli aggiuntivi mediante tecniche di domande (intervista).

Il funzionario ADM, opportunamente addestrato, è quindi in grado di cogliere i segnali sospetti insiti nel comportamento dei passeggeri: attraverso l’attenta osservazione della componente non verbale e delle espressioni facciali di questi ultimi può percepire ad esempio un certo stato di allerta o di preoccupazione.

Le tecniche di profilazione (targeting), invece, tramite una analisi dei rischi sui dati disponibili (liste passeggeri, biglietti elettronici, codice di prenotazione PNR, ecc.) consentono una più mirata azione di controllo, in termini di efficienza ed efficacia, calzata sulle specificità di ogni scalo portuale/aeroportuale in termini, ad esempio, di percorsi di viaggio (origine/destinazione e tratte seguite) e di tipologia di viaggiatori (lavoro, turismo, studio, ecc.).

Non appena mi sono approcciato ai controlli doganali ai viaggiatori – riferisce Fabrizio Tammaro, Responsabile della Sezione Operativa Territoriale ADM presso l’aeroporto “A. Vespucci” di Firenze – ho apprezzato le tecniche di selezione dei soggetti da controllare operate dai funzionari esperti e ho voluto dare un impulso a questo know-how anche in vista dell’arrivo di nuove leve da formare; ne è scaturito un progetto formativo, iniziato a fine 2021, frutto di una ricerca e confronto con soggetti esterni all’ADM sia nazionali (Psicologi della Polizia, consulenti ENAC) che internazionali (Dogana Statunitense, Belga, World Customs Organization, United Nations – Office on Drugs and Crime) e finalizzato a sistematizzare/migliorare le tecniche già in uso; sono fiducioso che il percorso intrapreso consentirà una sempre più mirata azione di controllo doganale ai viaggiatori, migliorandone i risultati conseguiti e riducendo il disagio all’utenza”.

Le tecniche di profilazione e quelle derivanti dalla psicologia comportamentale hanno permesso di ottenere brillanti risultati nei controlli sui viaggiatori presso la sede aeroportuale di Perugia, anche in collaborazione con i locali Comandi provinciali della Guardia di Finanza. Questi i dati più importanti riferiti all’anno 2023: all’aeroporto di Perugia dove sono stati effettuati 125 controlli per un ammontare complessivo di valuta e titoli al seguito di quasi 1 milione di euro, accertate 7 infrazioni per la detenzione di valuta superiore al limite consentito (fissato dalla normativa a 10 mila euro), sequestrati più di 400 Kg di prodotti alimentari e oltre 9 Kg di tabacco.

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