Finito il lockdown, anche le prostitute sono tornate sulle strade di Perugia. Non che il Coronavirus abbia fermato la prostituzione, come dimostrano gli annunci “AAA” pubblicati anche nelle settimane in cui le uscite erano vietate “se non per motivi di necessità”. Ma il libera tutti ha riportato il sesso mercenario anche sulle strade.
L’ordinanza anti prostituzione del Comune: le vie
Da sabato 13 giugno è in vigore l’ordinanza del Comune che vieta “di intrattenersi con soggetti dediti al meretricio”. Un divieto in vigore fino al 31 ottobre. E che si applica alle tradizionali strade del sesso a pagamento: str./via Settevalli, via Corcianese, via Canali, via Campo di Marte, via del Macello, via Nuvolari, via Conti, via Trasimeno Ovest (compresa la strada che permette l’accesso al raccordo Perugia – Bettolle direzione Perugia), via Penna, via Cestellini, via della Scuola, S.S. 728 del Pantano. Str. Colle Umberto Ponte Nese.
Divieti e multa
La violazione si concretizza anche consentendo la salita a bordo di un veicolo di uno o più soggetti o con la semplice sosta al fine di contrattare la prestazione sessuale.
Fatta salva l’applicazione delle sanzioni penali ed amministrative previste, la violazione verrà sanzionata con una multa di euro 450 euro.
Merli: contrasto al degrado urbano
“Al fine di contrastare il degrado urbano, legato alla visibilità raggiunta dalla prostituzione su strada ed il danno all’immagine della città, l’amministrazione comunale ha ritenuto necessario emanare la suddetta ordinanza” spiega l’assessore Merli esprimendo soddisfazione per la ripresa dei controlli.
L’ordinanza non spaventa prostitute e clienti
L’ordinanza non spaventa però le prostitute (rispetto ai possibili “affari” rovinati) né i clienti (che rischiano la pesante multa), stando almeno al numero di prostitute che sabato sera, primo giorno in cui sono scattati i divieti dell’ordinanza, passeggiavano lungo la strada Trasimeno Ovest, a Santa Sabina e a Pian di Massiano.