Proseguono gli eventi dedicati alla Giustizia Riparativa promossi dalla Caritas diocesana di Perugia - Tuttoggi.info

Proseguono gli eventi dedicati alla Giustizia Riparativa promossi dalla Caritas diocesana di Perugia

Redazione

Proseguono gli eventi dedicati alla Giustizia Riparativa promossi dalla Caritas diocesana di Perugia

Ven, 23/05/2025 - 10:57

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Dopo il partecipato incontro sulla Giustizia Riparativa del 22 novembre scorso, tenutosi a Perugia presso l’Ordine degli Avvocati, la Caritas diocesana ha organizzato una nuova serie di tre eventi su questo importante tema, il primo conclusosi il 21 maggio, al Villaggio della Carità del capoluogo. Sono eventi promossi nell’ambito del progetto “Semi di Carità” finanziato con fondi Cei 8xmille Italia 2025.

Rafforzare il senso di comunità. Si tratta di un percorso che inaugura una nuova fase per l’Umbria, ponendola sulla scia delle esperienze nazionali più avanzate nel campo della Giustizia Riparativa. Questo progetto getta le basi per un territorio più consapevole, equo e coeso, trasformando valori, principi e pratiche in opportunità concrete di crescita e rafforzando il senso di comunità.

Istituzioni e associazioni coinvolte. Il primo evento ha visto la partecipazione del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione (FISSUF) dell’Università degli Studi di Perugia, della Casa Circondariale di Perugia, dell’USSM di Perugia, dell’USL Umbria 1, dell’ITTS Alessandro Volta, della Borgo Rete Cooperativa Sociale, dell’Associazione Avvocato di Strada odv di Perugia, dell’Associazione Perugina di Volontariato odv e delle Caritas Parrocchiali che insistono nei quartieri di Monteluce e Fontivegge. La loro partecipazione conferma l’interesse crescente del territorio per la Giustizia Riparativa e sottolinea l’importanza di un coinvolgimento sempre più ampio.

Avviata una rete di nuove sinergie. L’incontro, dal titolo “Introduzione alla Giustizia Riparativa come dialogo”, ha rappresentato un momento importante nel processo di costruzione di una rete multi stakeholders e multidisciplinare, capace di generare nuove sinergie e spazi di collaborazione. Professionisti, istituzioni, organizzazioni non profit e cittadini hanno contribuito attivamente a un confronto che apre scenari innovativi per il futuro del territorio. La Prof.ssa Patrizia Patrizi, membro del board del European Forum for Restorative Justice e del Laboratorio Team delle Pratiche della Giustizia Riparativa dell’Università degli Studi di Sassari, ha guidato il percorso con competenza e visione, arricchendo il dialogo con metodologie avanzate.

Favorito un confronto costruttivo. L’evento, strutturato in una sessione teorica e un workshop interattivo, ha favorito un confronto aperto e costruttivo, permettendo ai partecipanti di immergersi concretamente nelle dinamiche della Giustizia Riparativa. Ancora poco conosciuta nel territorio, questo paradigma si configura come un’opportunità strategica per ripensare il rapporto tra comunità e giustizia. Attraverso la collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini, la Giustizia Riparativa diventa uno strumento concreto per promuovere e favorire un processo di dialogo comunitario utile a disfare l’ingiustizia per ripristinare la giustizia.

Un’opportunità unica per il territorio. “La Giustizia Riparativa non è solo qualcosa di complementare alla giustizia retributiva, ma è un paradigma che ridefinisce il significato stesso di giustizia. L’evento rappresenta un passo fondamentale verso una società più consapevole e capace di affrontare i conflitti in modo costruttivo”. Così il direttore della Caritas diocesana don Marco Briziarelli nell’evidenziare che “attraverso l’ascolto, il dialogo, l’incontro e la responsabilità condivisa è possibile trasformare la giustizia in un processo che non si limita a punire, ma che rigenera, riconnette e costruisce comunità più inclusive. È un’opportunità unica per il nostro territorio: un laboratorio di cambiamento culturale che pone al centro la responsabilità e la partecipazione attiva di tutti gli attori coinvolti”.

Prossimi appuntamenti. Il 20 giugno si parlerà di “Case histories e best practices nazionali e internazionali” con il dott. Gian Luigi Lepri; mentre l’11 luglio di “Workshop pratici di co-programmazione e co-progettazione”, con il dott. Ernesto Lodi. Questi eventi introduttivi precederanno la seconda fase del progetto, con l’avvio a settembre di due progetti pilota: nei quartieri di Monteluce e Fontivegge, dove la rete e le comunità lavoreranno insieme per sperimentare la costruzione di quartieri riparativi; all’ITTS Alessandro Volta, con il coinvolgimento della comunità scolastica nella redazione di un regolamento di istituto con un approccio riparativo.


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