E’ un vicino di casa il minorenne sospettato di essere entrato in casa di un’anziana professoressa a Terni e di averla aggredita, ferendola gravemente al volto con il coltello, una volta che la donna lo aveva scoperto.
La donna era stata gravemente sfregiata, tanto che i medici le hanno dovuto applicare un centinaio di punti di sutura al volto, al capo e al collo.
Il giovane è indagato per rapina aggravata e lesioni con sfregio. Le indagini si sono subito dirette verso quel giovane, pur un tentativo di rapina che da subito era apparso opera di persone non “professioniste” del crimine.
I carabinieri hanno effettuato un sopralluogo nell’appartamento dove il minore vive con i genitori, prelevando anche alcuni indumenti. Si sospetta che siano quelli che indossava la notte in cui è entrato nell’abitazione dell’anziana professoressa, 83enne, venendo poi da lei scoperto. Quindi la brutale aggressione. Così violenta da far credere agli inquirenti che l’aggressore conoscesse in qualche modo la vittima e non si trattasse di una reazione istintiva di un ladro impaurito.
Come da provvedimento che gli è stato notificato dalla Procura presso il Tribunale dei Minorenni, lunedì 17 il giovane sarà sottoposto ad accertamenti tecnico-scientifici: gli sarà prelevato il dna, per verificare se corrisponde a quello che il Ris ha isolato nell’appartamento dell’anziana professoressa.
Una svolta nelle indagini arrivata proprio nei giorni in cui a Terni si firma il Patto per la sicurezza urbana, per cercare di arginare fenomeni di criminalità