Proclamati a Campello sul Clitunno i vincitori del concorso giornalistico "Tornare a casa dal lavoro" - Tuttoggi.info

Proclamati a Campello sul Clitunno i vincitori del concorso giornalistico “Tornare a casa dal lavoro”

Redazione

Proclamati a Campello sul Clitunno i vincitori del concorso giornalistico “Tornare a casa dal lavoro”

Lun, 21/11/2011 - 17:40

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Elisabetta Reguitti, giornalista de “Il Fatto Quotidiano” e Graziella Marota, mamma di Andrea Gagliardoni, giovane vittima del lavoro. Va a loro il primo premio del concorso giornalistico “Tornare a casa dal lavoro” promosso dal Comune di Campello sul Clitunno con l’obiettivo di contribuire a costruire la cultura della sicurezza e i diritti dei lavoratori.
Rispettivamente per le categoria senior (giornalisti professionisti e pubblicisti) e junior (aspiranti giornalisti, collaboratori e scrittori) si aggiudicano il primo premio due donne, con storie diverse ma entrambe, per ragioni differenti, estremamente attive sul fronte della sicurezza sul lavoro. “100 vite, 100 storie, 100 morti sul lavoro” pubblicato nell’agosto 2010 su “Il Fatto”, è il titolo dell’articolo di Elisabetta Reguitti che con un pezzo di denuncia sulle vittime della “guerra del lavoro” ha messo d’accordo la giuria alla quale si richiedeva di valutare l’efficacia dell’articolo nel sensibilizzare il pubblico sul tema della salute e sicurezza sul lavoro. Altrettanto unanime il giudizio dei giurati Dante Ciliani, Presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria, Anna Mossuto Direttrice del Corriere dell’Umbria e Santo della Volpe giornalista RAI nel premiare, per la categoria junior, Graziella Marota con la sua “Lettera ad un figlio che non c’è più” rimbalzata tra i social network e infine apparsa su “La Repubblica” a gennaio 2011.

Due articoli molto diversi ma entrambi molto potenti che sembrano complementari nell’analizzare da punti di vista differenti una piaga sociale che affligge il nostro Paese. Da un lato una giornalista impegnata affinché la triste verità dei morti sul lavoro resti sempre ben presente ai lettori e dall’altro una madre che si è vista strappare un figlio 23enne da una pressa non a norma e che per la sua caparbietà e sete di giustizia, ha ricevuto dal Presidente della Repubblica il riconoscimento di Cavaliere del Lavoro.

Nella categoria Senior rivolta ai giornalisti professionisti e pubblicisti, secondo classificato “I miracolati dell’ospedale” di Chiara Calcagno apparso su “Il Corriere di Maremma” e terzo “Se la crisi umilia i morti” di Gabriele Salari pubblicato su “Famiglia Cristiana”. Menzione speciale per il reportage “E a casa non tornano”, scritto da Silvia Ragusa e pubblicato su “Ragusa in Prima Pagina”.

Per la categoria Junior dedicata agli aspiranti giornalisti, collaboratori e scrittori si classifica al secondo posto l’articolo “Le chiamano morti bianche” di Marco Bazzoni, pubblicato su “Articolo 21” e un racconto dell’unico umbro in classifica, Jacopo Marocco intitolato “Amore d’acciaio” e inserito nella raccolta “Ministorie per chi va di fretta” edito da Giulio Perrone Editore.

La premiazione degli articoli vincitori del concorso avrà luogo il prossimo 25 novembre (17.00), presso la Cupola Geotedica del Comune di Campello sul Clitunno. In quella stessa sede, l’Amministrazione lancerà la seconda edizione (2011/2012) del concorso e presenterà il volume “Tornare a casa dal lavoro”,una raccolta di foto ed articoli giornalistici che ricostruisce cinque anni di storia, dal giorno dell’incidente Umbria Olii a oggiAggiungi un appuntamento per oggi.

Il Comune tiene a ringraziare tutti coloro che hanno partecipato a questo concorso contribuendo alla divulgazione di una cultura della sicurezza. Un grazie particolare ai giornalisti locali che l’Amministrazione ha desiderato coinvolgere nel concorso per testimoniare il lavoro quotidiano che si è continuato a fare nelle pagine locali per non far calare l’attenzione sulla tragica vicenda Umbria Olii.

Tutti gli articoli in concorso saranno raccolti in una pubblicazione che verrà consegnata ai partecipanti il giorno della premiazione.


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