Valnerina

Primo soccorso Cascia, “quando il 118 esce rimane solo un infermiere”

Ancora criticità sulla gestione del primo soccorso di Cascia. Alle prese da tempo con carenza di personale, a cui si supplisce con medici della continuità assistenziale (guardia medica) o infermieri. L’attuale situazione prevede che quando l’ambulanza del 118 con il medico esce dalla postazione per un intervento sul territorio, nel reparto rimane soltanto un infermiere.

Ad evidenziare ancora una volta la criticità è il sindacato Fials Sanità, che in questi giorni ha inviato una lettera a firma dell’avvocato Marzio Vaccari ai vertici dell’Usl Umbria 2 ed all’assessorato alla sanità della Regione Umbria. Una sorta di diffida, anche per via delle responsabilità che l’infermiere in servizio quando il medico del 118 è fuori si troverebbe ad avere in caso dell’arrivo al reparto di primo soccorso di Cascia di un paziente grave.

“La Fials regionale dell’Umbria – scrive l’avvocato Vaccari – mi comunica che, in occasione delle uscite del 118, il personale infermieristico del primo soccorso – cioè l’unico infermiere presente – rimane solo in servizio presso il reparto. Ciò, ovviamente, espone il personale infermieristico a pericoli derivanti da accessi esterni non opportuni e finanche pericolosi, situazione per le quali si chiede fin da ora l’installazione di telecamere di sicurezza. E’ di tutta ovvietà, inoltre, che ciò determina un disservizio evidente per l’utenza che, in quel momento, dovesse avere necessità di accedere al primo soccorso, dove non troverebbe alcun medico.

Da ultimo, ma non per ultimo, – conclude il legale che rappresenta la Fials – si chiede di conoscere con immediatezza la procedura che, in caso di assenza del medico, il personale infermieristico deve rispettare ed adottare in caso di arrivo al primo soccorso di Cascia di eventuali pazienti in condizioni di salute gravi”.