Elisa Panetto
È stato l’inno alle più apprezzate melodie napoletane, “Napoli… Le classiche melodie con Duo Montanari Zembi”, a chiudere ufficialmente dal palcoscenico di Largo Carducci la XIII edizione de “I Primi d’Italia”, il primo ed unico Festival Nazionale dei Primi Piatti proposto nel centro storico di Foligno da Epta Confcommercio in collaborazione con il Comune ed enti e soggetti privati. Protagonisti assoluti della maratona culinaria che da giovedì 29 settembre a domenica 2 ottobre ha vestito a festa la città della Quintana promuovendo la cultura del primo piatto in tavola, sono stati la pasta, il riso, la polenta, il farro, le zuppe e gli gnocchi, ma anche i prodotti agroalimentari indispensabili per la creazione di un gustoso primo, che attraverso un percorso pedonale tra suggestive location (dalle taverne rionali della Quintana, passando per Piazza del Grano e Garibaldi, fino ad arrivare ai palazzi Deli e Candiotti) è stato possibile degustare continuamente, con coupon da 2,50 e/o 7,50 euro, nei 14 Villaggi del Gusto. Ma davvero ricco e variegato è stato il programma.
Il programma – “Cucina Corsi & Percorsi – La cucina d’autore per tutti” ha presentato in Piazza della Repubblica i “Master in Primi Piatti”, corsi giornalieri di alta cucina con Italo Bassi e Philippe Léveillé sui primi di terra e di mare; con “Pasta d’Autore” gli chef Marco Gubbiotti, Peter Brunel e Beppe Sardi hanno proposto le paste più famose d’Italia e in degustazione la propria ricetta, in abbinamento a una selezione di vini; l’“Officina dei Primi”, infine, ha previsto appuntamenti degustativi per assistere, sotto la direzione di Augusto Tocci, Anna Moroni, Beppe Sardi ed Andy Luotto, alla realizzazione di un primo piatto.
Al nobile Palazzo Candiotti, sede dell’Ente Giostra della Quintana, numerosi appuntamenti ed attività, occasioni per apprendere il perfetto connubio tra arte, cultura ed alimentazione, con “I Primi a Palazzo – Arte, cultura, alimentazione”; nello specifico, “Libri da Gustare”, incontri giornalieri con gli autori, “Food + Design”, esposizione di prototipi ed immagini di nuovi formati di pasta e relativi packaging, “Un menu per Tutti i Giorni”, il bon ton a tavola nella quotidianità, “Capitali d’Italia, Capitali del Gusto”, vale a dire Torino, Firenze e Roma raccontate attraverso menù originali dell’epoca, “Arte Contemporanea nella Ceramica”, esposizione di ceramiche artistiche, “Accademia della Cucina Italiana”, impegno e ricerca a tutela delle tradizioni della cucina italiana, “Primi al Cinema”, proiezione di spezzoni di film cult, con attori alle prese con i primi piatti, da Sordi a Totò, “Food Art”, con abiti di pasta realizzati da giovani e creativi stilisti, originali e preziose creazioni di gioielli unici ispirati ai formati di pasta e l’esposizione e l’elaborazione di opere artistiche realizzate con la pasta, “Laboratori Sensoriali”, analisi comparative di prodotti di qualità e “Galleria dei Packaging”, esposizione artistica delle migliori e più originali confezioni di pasta.
Anche quest’anno ha riscosso molta partecipazione e tanti apprezzamenti la sezione “Entertainment – Per il palato & per la mente”, gli spettacoli con programmazione giornaliera fatti di musica, cabaret, cucina show e personaggi famosi. Sul palcoscenico di Largo Carducci c’è stato infatti spazio per il “Cabaret Show con Giovanni Cacioppo” (giovedì), protagonisti la comicità siciliana di uno dei protagonisti nazionali della risata e i suoi divertentissimi monologhi, “I favolosi anni 80 con Tiziana Rivale” (venerdì), con i successi più belli degli anni ’80 rivissuti grazie alla voce di una delle protagoniste indiscusse di quel periodo, “Cabaret Show con Gene Gnocchi” (sabato), con il comico protagonista di esilaranti sketch, “Cucina Show con Anna Moroni e Andy Luotto” ed infine “Napoli… Le classiche melodie con Duo Montanari Zembi” (entrambi ieri).
Alla Corte di Palazzo Trinci “La Boutique della Pasta – L’arte dei migliori produttori”, ha poi proposto “Il Mercato dei Primi”, esposizione e vendita delle migliori produzioni di qualità e di nicchia dei pastifici artigianali, “La Galleria dei Formati Speciali”, con l’esposizione dei formati di pasta più insoliti ed originali e “La Galleria dei Formati Regionali”, con formati di pasta tradizionali e tipici delle regioni italiane. Nella Sala Conferenze, in apertura, gli studenti delle scuole superiori della città hanno assistito al convegno “Pubblicità ingannevole – La scorretta informazione alimentare” con la “Iena” Mauro Casciari a fare da moderatore.
A Piazza Beata Angela il “DifferenziaTUr” è stato sede de “Il Gusto dell’Ambiente” con “Un cuoco alla prova”, che ha visto tra i partecipanti lo chef Marco Gubbiotti, il giornalista Maurizio Pescari, il personaggio televisivo Anna Moroni e l’enogastronomo Ivan Pizzoni.
Particolarmente apprezzati e seguiti sono stati infine “Mostre & Mercati – Le produzioni artigianali”, “I Primi d’Italia Junior – Tutto il gusto di essere bambini” e “Food Art – L’atelier del gusto”. Il primo ha proposto “Odori & Sapori” (Chiostro San Giacomo), esposizione e vendita di piante aromatiche e spezie, dalle più insolite alle più tradizionali, “Gusto in Libreria” (Chiostro San Giacomo), la libreria dei Primi con le pubblicazioni enogastronomiche più importanti del settore, “Le Eccellenze del Gusto” (Piazza Matteotti), esposizione e vendita dei prodotti alimentari tipici, di eccellenza e a marchio protetto e il “Mercato delle Tipicità Locali” (Corte Palazzo Candiotti), con l’esposizione e la vendita di prodotti enogastronomici tipici locali; i secondi hanno presentato “Mini corsi di cucina”, attività ludiche e di animazione dove riscoprire i principi di una sana e corretta alimentazione, tra gioco e didattica, mentre l’ultimo, “Food Fashion”, mini sfilate di modelle che hanno indossato abiti di pasta realizzati da giovani e creativi stilisti e “Gioielli e Sculture di Pasta” (entrambi a Palazzo Candiotti), con originali e preziose creazioni di gioielli unici ispirati ai formati di pasta e l’esposizione e l’elaborazione dal vivo di opere artistiche realizzate con la pasta.
Pro & Contro – È indiscutibile: “I Primi d’Italia” fanno davvero bene a Foligno. Se la Quintana è più sentita e vissuta a livello locale, il Festival dei Primi Piatti lo è sicuramente a livello nazionale. Mai si sono visti a Foligno così tanti turisti come a “I Primi d’Italia”, trasformando visibilmente la città: più bella, più accogliente, più gioiosa, più viva. “Apprezziamo molto questa manifestazione” dice a TuttOggi.info E. R. di Foligno. “È curata e c’è molta pulizia, coi cassonetti che vengono svuotati in continuazione. Hanno partecipato personaggi carini, il tempo ha retto e per un primo abbiamo dovuto fare un’ora di fila. Insomma, la manifestazione è riuscita”.
Anche in questa XIII edizione, sfatando la sfortuna del numero, il turismo ha portato lavoro per hotel (venerdì e sabato pieni fino ad Assisi), bar, ristoranti, pizzerie, generi alimentari, negozi ecc. Ma c’è anche qualche parere discordante, come quello della commerciante di Intimo Francisci: “per la città è sicuramente una manifestazione positiva – ha affermato la proprietaria a TO® – ma qui si è lavorato pochissimo. È però importante che l’evento continui a rimanere in città perché porta molta gente a Foligno”. Poco lontano si assiste invece alla soddisfazione di Nicoletta Marongiu de L’Ocabarocca Gourmet: “non ci lamentiamo: magari ci fosse una manifestazione del genere ogni mese! Dunque il riscontro è positivo e facendo un parallelo tra la Quintana e I Primi d’Italia c’è da dire che quest’ultimo ha un turismo enogastronomico con gente che viene apposta per un prodotto in particolare e la pulizia c’è in continuazione. Giovedì c’era abbastanza gente, quando normalmente il primo giorno non ce n’è molta, venerdì c’era gente, sabato tanta gente mentre oggi ne è passata di meno. Alcuni tornano, ma quest’anno non c’è stata la marea di persone vista nelle altre edizioni. Comunque tutta la città deve tenere duro per mantenere a Foligno questa manifestazione: dà lavoro a tutta la città”. Potrebbe esserci l’ombra della crisi dietro al calo di presenze paventato, considerando anche che, a detta della Marongiu, “alcuni standisti si sono lamentati che l’affitto degli stand è troppo caro. Da quanto ho raccolto dalla gente, qualcuno sostiene che non c’è stato rientro per i costi alti”. Lo standista Gildo Gallocchio de “La Pasta di Fiordimonte” (MC), però, sembra avere solo parole positive per “I Primi d’Italia”: “è più di una fiera. È una manifestazione con una elevata affluenza in cui il prodotto è sentito perché in una zona sensibile. Noi standisti siamo stati sorpresi dalla risposta del pubblico, tra l’altro la manifestazione è stata ben pubblicizzata dai media. È un successo oltre ogni aspettativa”.
La critica dei prezzi si estende anche ai menù a 7,50 euro nei Villaggi del Gusto: troppo per una porzione che si sta facendo sempre più piccola (e in qualche parte ridotta a soli due assaggi). Considerando poi che, da quello che è trapelato da qualche cittadino, i ragazzi che hanno lavorato alla manifestazione in turni da 7 ore e lo hanno fatto per una cifra pari a 20 euro al giorno. A tal proposito, TuttOggi.info ha cercato di avere la verità dai ragazzi, per ottenere solo un “siamo qui per imparare meglio il lavoro, ma non sappiamo se possiamo rispondere alle vostre domande. Dovete chiedere al nostro professore”. Sì, ma che fine ha fatto il professore?
Qualche lamentela per la riduzione del numero dei Villaggi del Gusto: se lo scorso anno erano 18 (7 a 2,50 euro, 11 a 7,50 euro), quest’anno si sono fermati a 14 (6 a 2,50 euro, 8 a 7,50 euro). Mancavano gli “Aperitivi e i primi freddi”, il “Distretto del riso del Piemonte” (sostituito da “Plin e tipicità piemontesi”), “Bosco & Orto”, ma soprattutto i “Sapori di Toscana”, le “Orecchiette e tipicità pugliesi” e il “Riso e tipicità venete”, giudicate assenze davvero pesanti. C’era invece di tutto e di più al Chiostro di San Giacomo per “Odori & sapori”, anche aceto balsamico, pomodori in bottiglia, acciughe sotto sale: ma, da programma, non doveva esserci l’“esposizione e vendita di piante aromatiche e spezie, dalle più insolite alle più tradizionali”?
Non sfuggito ai più un certo distacco dei commercianti di Foligno che, in giornate di grande affluenza di turisti, hanno deciso di aprire solo la domenica pomeriggio: lamentele condivise anche dal presidente di Confcommercio Aldo Amoni.
Pollice su, invece, per “I Primi d’Italia Junior”, una delle vere chicche della manifestazione: “è stata un’esperienza bellissima che vivrei 24 ore su 24” ha detto entusiasta a TuttOggi.info Corrado Massatani, il cuoco che ha tenuto le sezioni coi piccini. “I bambini sono la faccia della verità e anche se siamo stanchi siamo contenti, perché abbiamo insegnato loro buone abitudini che daranno frutti”.
Non è mancata una certa confusione anche nei numeri: il sito ufficiale riportava infatti in home page che quella di quest'anno era l'edizione n. 12, leggendo il testo la n. 11. In realtà siamo al 13mo anno di programmazione. E' mancato l’aggiornamento…
(Video Maria Angela Bacchettoni)
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