Passione, coraggio, determinazione, sogni, ma soprattutto una visione: costruire, #insieme, un nuovo progetto di città. La condivisione di un’idea che non può crescere guardandosi indietro, alimentandosi di nostalgie, sul quanto fosse bello ciò che oggi non c’è più o sembra aver perso di significato, ma che si costruisce, giorno dopo giorno, insieme ai concittadini, stabilendo una scala di priorità. Concetti, questi, ricorrenti ieri sera alla sala congressi A. Capitini di Perugia che ha ospitato l’evento clou della campagna elettorale di Anna Rita Fioroni, candidata alle Primarie del PD per la corsa a Sindaco di Perugia. Davanti a una variegata platea di quasi 700 persone entusiaste, attente, emozionate, la Fioroni ha esposto le motivazioni che l’hanno portata a questa importante scelta per la città di Perugia, per la prima volta chiamata ad esprimersi sulla scelta del primo cittadino. Poi si è soffermata sulle linee programmatiche, ma soprattutto sul concetto di rinnovamento che tocca corde e sensibilità diverse. “Con tutta la mia passione, il coraggio e la determinazione che metto sempre in tutte le cose che faccio, ho dato la mia disponibilità per aprire questo percorso di cambiamento.Ora tocca a voi scegliere e per questo siamo qui oggi per condividere un' idea, un progetto, una visione per la citta'. Non vi chiedo questa sera uno sforzo di memoria per riappropriarci di una Perugia che ci piace, quanto piuttosto uno sforzo di Rinnovamento: l'aspirazione a cambiare le cose. Il coraggio di guardare avanti, con entusiasmo, per costruire #insieme un nuovo progetto di città”. Di visione e progettualità ha parlato anche il Coordinatore del Comitato Fioroni, Francesco Caruso, che ha avuto l’onore di aprire la serata. “Ci presentiamo a questo appuntamento delle Primarie – ha detto Caruso – con spinte propulsive, come il dovere di tracciare e poi percorrere la strada di una nuova e rinnovata stagione perugina segnata da sfide innovative. Ci poniamo di fronte alla Città che si presenta incerta, sofferente e confusa. Perugia però – ha sottolineato Caruso- non è al capolinea di un viaggio che si è interrotto. La Perugia che amiamo e nella quale ci riconosciamo è quella che pensa al futuro, sperimenta con coraggio, innova con la tecnologia”. Sul palco, insieme alla Fioroni, sono intervenuti diversi cittadini, tutti a testimoniare un sogno possibile: c’era l’imprenditore, Filippo Pinelli; l’esperto di turismo e marketing territoriale, Stefano Poeta; chi ha scelto di vivere a Perugia perché “è una città tra le più affascinanti d’Italia”; c’era una mamma, Sabrina Zappone, che come molte altre donne si confronta quotidianamente con le problematiche legate al mondo della scuola, del tempo libero, dell’accessibilità agli spazi pubblici. Gente comune che spera in una città migliore e crede in un cambiamento possibile. Molte le tematiche trattate dalla Fioroni. Dalla sicurezza “perché tutti vogliamo una una Perugia più sicura e intransigente nei confronti della criminalita', con una forte integrazione tra forze dell' ordine e polizia municipale piu' attiva ( ruolo polizia di prossimita'), alla città capoluogo di bellezza e non fulcro della cronaca nera; una “Perugia affascinante che si presta a un turismo che si sviluppa in tutto l'arco dell' anno; più vivibile, decorosa e ben tenuta; capace di rimettere in moto lo sviluppo economico, di dare lavoro secondo l’unico criterio che vale, che è quello del merito e dell' efficienza . Una citta' da interpretare come un corpo unico, senza differenze tra centro e periferia, Dove la mobilita' e adeguata alle esigenze di famiglie, anziani, turisti, lavoratori, studenti Una citta' che offre opportunita' per i bambini, giovani e in generale gli studenti, che devono trovare in citta' gli stimoli per la loro crescita culturale e personale”. Ma anche una città che abbia il diritto di avere “un’amministrazione che non sia un altro problema di cui farsi carico ma un ente che aiuti, sostenga e risolva piuttosto i problemi dei cittadini, in centro storico come in periferia; un’amministrazione che e' attenta ai bisogni sociali, che programma e cerca nuove soluzioni; attenta alla corretta gestione dell' edilizia pubblica, che non fa ingiustizie che difende e tutela il paesaggio dalla speculazione edilizia, che piuttosto che costruire riqualifica con intelligenza e recupera volumi dismessi. Oggi– ha concluso Fioroni – condividiamo una visione ma il programma di governo per la città si costruisce insieme e con realismo per trovare la scala delle priorita'”.