PRIMA SPOLETO INTERPELLA IL SINDACO SUL DESTINO DELLA "SCUOLA DI ALTA CUCINA" DI VILLA REDENTA. - Tuttoggi.info

PRIMA SPOLETO INTERPELLA IL SINDACO SUL DESTINO DELLA “SCUOLA DI ALTA CUCINA” DI VILLA REDENTA.

Redazione

PRIMA SPOLETO INTERPELLA IL SINDACO SUL DESTINO DELLA “SCUOLA DI ALTA CUCINA” DI VILLA REDENTA.

Mar, 19/01/2010 - 15:35

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di Sergio Grifoni (*)

Signor Sindaco,

La scorsa settimana, in quel di Perugia, è stata ufficialmente presentata “L'Alta Scuola di Cucina Italiana”, definita una porta d'ingresso privilegiata per conoscere i prodotti gastronomici e culturali dell'Umbria.

L'accordo ufficiale sull'iniziativa, promossa dalla società “Circo del Gusto”, è stato siglato dalla Regione dell'Umbria, dalla Provincia e dal Comune di Perugia e dall'Università per Stranieri.

Il progetto in proposito, così come presentato dai diretti interessati, dovrà essere “un luogo di diffusione e d'invito alla cultura e alla piacevolezza del gusto, accompagnato dallo svago e dalla possibilità di degustare prodotti tipici regionali”.

Personalmente ritengo che, con la scusa di creare benefici in termini di aumento iscrizioni all'Università per Stranieri, si è messo in piedi una entità operativa in grado di attrarre ogni interesse, sia in campo della ristorazione e della cucina in generale, che in quello della promozione dei prodotti tipici del nostro territorio.

Fin qui tutto potrebbe apparire normale, ma poi mi sono chiesto e le chiedo: ma non esiste già nella nostra Regione una realtà similare, conosciuta come “Scuola di Alta Cucina”, con sede a Villa Redenta di Spoleto ed avente quale massimo riferimento il famoso chef Vissani?

E' vero o non è vero che, oltre al Comune di Spoleto, anche la Regione dell'Umbria e la Provincia di Perugia si erano formalmente impegnati affinché tale realtà decollasse in maniera esponenziale e diventasse un punto di prestigio regionale per il settore specifico?

Cosa è stato fatto in proposito?

E' vero o non è vero che per realizzare la suddetta struttura sono stati investiti un mare di soldi, pubblici e non, proprio con lo scopo di ammortizzare il cospicuo investimento in virtù delle auspicabili iscrizioni ai vari corsi?

Cosa è stato fatto in proposito?

Una cosa è certa ed inconfutabile: la struttura di Spoleto già esiste, è attrezzata in maniera eccellente e può contare su professionalità di altissimo livello.

Perché allora si promuove da parte dell'Ente pubblico una realtà similare che, a mio modestissimo avviso, diventerà a breve la diretta concorrente di quella spoletina?

A riprova di ciò esistono le dichiarazioni dei responsabili del suddetto progetto, i quali hanno dichiarato che quella perugina, oltre a qualificarsi come Centro Studi, sarà la sede di attività formative, di mostre enogastronomiche e di eventi culturali: praticamente quello che avremmo dovuto fare a Spoleto!

Ricordo che la nostra città, negli anni novanta, voleva dotarsi di un Centro Fieristico, ma non ci riuscì, perchè la Regione lo impedì, per non farci entrare in concorrenza con quello di Bastia Umbra.

Perché adesso, ancora una volta, “volontà superiori”, se non riescono a portar via qualcosa alla nostra città, ne creano una uguale e competitiva?

Mi chiedo, e le chiedo: possibile che nessuno dell'Amministrazione Comunale abbia sentito il dovere di intervenire ufficialmente ed in maniera decisa alla diffusione di questa notizia?

Se non è stato fatto per negligenza è grave; se non è stato fatto perché non si sapeva, è peggio!

Signor Sindaco,

per l'ennesima volta, anziché prevenire, siamo costretti a rincorrere gli avvenimenti contrari alla nostra comunità.

Per tale motivo, altre a quanto in premessa riportato, le chiedo se e in che modo codesta Amministrazione intende agire in merito alla vicenda sopra specificata.

Gradirei risposta in sede di Consiglio Comunale.-

Interpellanza consiliare presentata in Comune in data odierna

(*) Consigliere comunale di Prima Spoleto


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