L’Hotel Arca come primo ‘impatto’ di un percorso artistico che condurrà i viaggiatori dentro le bellezze di Spoleto, passando per uno snodo fondamentale come la stazione ferroviaria. E’ stata presentata ufficialmente oggi dal direttore di Palazzo Collicola Gianluca Marziani l’imponente opera d’arte murale con cui gli artisti Tellas e Luca Maleonte hanno rivitalizzato la facciata di un “hotel che prima – per usare la parole dell’assessore all’urbanistica Antonio Cappelletti – era a margine delle città, mentre ora ci entra dentro a pieno titolo”.
Hotel Arca a disposizione dei guru della street art – Un’opera concepita circa un anno fa dalla famiglia Contenti, proprietaria dell’albergo , e resa possibile dall’architetto Lorenza Zuccari e da Gianluca Marziani, che ha ‘reclutato’ due guru della street art come Tellas e Luca Maleonte. Il primo ha dipinto le foglie d’olivo che fanno da tema di fondo, il secondo ha usato la sua tecnica di graffiti in bianco e nero per rappresentare la simbologia legata ai santi umbri: la rosa per Santa Rita, il lupo per San Francesco, la spada per San Ponziano, il corvo per San Benedetto. “Abbiamo scelto una tematica molto legata al territorio – ha sottolineato Marziani – e ponderato molto la scelta cromatica di Tellas, optando infine per un verde morbido che potesse armonizzare l’edificio con l’ambiente circostante. “I due artisti hanno lavorato ininterrottamente per quattro giorni e quattro notti dando vita a qualcosa di unico – ha commentato soddisfatta la titolare dell’hotel Carla Contenti – che ha già ricevuto un grande apprezzamento dai nostri ospiti, specie di quelli che lo hanno visto crescere direttamente dalle proprie stanze”.
Wall art dentro la città – Ora però si guarda avanti. Si guarda ad un progetto di arte murale che nelle intenzioni di Gianluca Marziani, solito vulcano di idee, dovrebbe partire dalla stazione ferroviaria e arrivare dritto in piazza Collicola, ‘accompagnato’ da una serie di sculture come il Teodelapio e la Colonna del Viaggiatore (per cui il direttore ha auspicato l’illuminazione notturna). Un progetto ambizioso, non c’è che dire, ma che, se ben armonizzato col contesto architettonico e paesaggistico, potrebbe calzare a pennello sulla Spoleto extra centro storico, non sottoposta a vincolo paesaggistico.
‘Cappella Sistina del viaggiatore’ – Sulla stazione ferroviaria, in particolare, i discorsi sono già avviati. Per quanto riguarda l’interno Marziani sta pensando ad una sorta di ‘Cappella Sistina del viaggiatore’, una grande opera foto-digitale che conceda istantanee di Spoleto e dell’Umbria ai viaggiatori che arrivano o che lasciano la città. Più complicato il discorso sulle pareti esterne, dove i progetti arrivati fino ad ora non convincono del tutto Marziani. L’idea di fondo è comunque quella di un’opera pittorica che ‘dialoghi’ col Teodelapio facendogli quasi da scenografia.
“Spoleto contenitore armonico” – L’amministrazione comunale, presenti oggi l’assessore Antonio Cappelletti e il consigliere con delega allo sviluppo economico Zefferino Monini, si è detta entusiasta di questo progetto. “A Spoleto non si tratta di riqualificare qualcosa di brutto e degradato – ha sottolineato Cappelletti – ma di dare nuova vita al bello. Per questo la scommessa è ancora più affascinante”. Gli ha fatto eco Monini: “Spoleto è un contenitore armonico, chi si ferma qui non deve cercare l’immensità ma qualcosa che faccia respirare l’unicità di questo luogo, in tutta la sua spiritualità”. Marziani ha una bella scommessa da vincere. Ma se è vero che chi ben comincia è a metà dell’opera…
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