E' stata presentata oggi a Chicago la ricerca Save-Onco, coordinata dal professor Giancarlo Agnelli dell’Università di Perugia, che mira a ridurre il rischio di trombosi o embolia nei pazienti di tumore trattati con chemioterapia.
Al centro dello studio presentato oggi al congresso annuale della Società Americana di Oncologia Clinica (ASCO) c'è la semuloparina, un farmaco anticoagulante di nuova generazione, ha dimostrato che il rischio di trombosi venosa profonda ed embolia polmonare viene sostanzialmente ridotto nei pazienti con tumore trattati con chemioterapia.
Il tromboembolismo venoso è rappresentato dalla presenza di un trombo in una vena degli arti; nei casi più gravi il trombo può distaccarsi dalla sua sede di origine e migrare nel polmone causando una embolia polmonare. Il tromboembolismo venoso è una complicazione comune e grave nei pazienti con tumore con un’incidenza pari sino al 20per cento in un alcune forme tumorali e si associa ad un aumento della mortalità. Il rischio di tromboembolismo venoso viene aumentato dall’impiego della chemioterapia, peraltro essenziale nel trattamento dei tumori.
Lo studio SAVE-ONCO ha incluso 3212 pazienti che iniziavano la chemioterapia per un tumore localmente avanzato o con metastasi in numerosi ospedali europei ed americani. I pazienti hanno ricevuto la semuloparina in alternativa al non trattamento per la durata della chemioterapia. Il trattamento medio è durato circa 3,5 mesi. Non sono state osservate complicazioni e emorragiche, comuni con gli altri farmaci anticoagulanti.
“I risultati del nostro studio rappresentano un importante sviluppo del tentativo di ridurre gli effetti negativi della malattia nei pazienti con tumore”, ha detto il professor Agnelli. “Questo studio fornisce l’evidenza a favore di una profilassi antitrombotica che sino ad oggi non veniva praticata per mancanza di dati a suo favore. Il nostro studio si candida per proporre un sostanziale cambiamento della pratica clinica. Siamo fiduciosi che la profilassi antitrombotica, dimostrata efficace e sicura dal nostro studio, eviterà la comparsa di complicazioni potenzialmente fatali nei pazienti con tumore consentendo loro di proseguire la chemioterapia senza ulteriori complicazioni”.
Lo studio SAVE-ONCO è stato selezionato per la presentazione nel programma “The Best of ASCO” che identifica gli studi clinici in oncologia destinati a fornire un sostanziale miglioramento della pratica clinica.
“Sono particolarmente lieto che un programma di ricerca coordinato dall’Università di Perugia faccia parte di in programma scientifico come “The Best of ASCO” – aggiunge il professor Agnelli -. Considero la selezione del nostro studio in un programma così prestigioso come un importante riconoscimento per la Facoltà di Medicina dell’Università di Perugia e per il nostro Ateneo”.