PRESENTATA A SPOLETO ITALIA FEDERALE. IL PARTITO, GIA' PRESENTE IN UMBRIA, HA ORA UN COORDINAMENTO CITTADINO (foto Tuttoggi.info) - Tuttoggi.info

PRESENTATA A SPOLETO ITALIA FEDERALE. IL PARTITO, GIA' PRESENTE IN UMBRIA, HA ORA UN COORDINAMENTO CITTADINO (foto Tuttoggi.info)

Redazione

PRESENTATA A SPOLETO ITALIA FEDERALE. IL PARTITO, GIA' PRESENTE IN UMBRIA, HA ORA UN COORDINAMENTO CITTADINO (foto Tuttoggi.info)

Mar, 05/10/2010 - 20:10

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Ormai da tempo è invalsa la curiosa abitudine a Spoleto di parlare di politica al Bar Canasta. E pur non trattandosi di discorsi da “bar”, oggi il nuovo partito nazionale, Italia Federale, ha presentato la nuova segreteria cittadina proprio nella location di Piazza della Libertà. In un clima informale, sotto un diluvio quasi universale e alla presenza dei pochi giornalisti disponibili, Aldo Tracchegiani, politico di lungo corso, spiega genesi e intenti del nuovo movimento, che affonda le radici in quel di Perugia, ma che non teme di avere ambizioni nazionali. Ed ecco così seduti al tavolo della sala ristorante, Aldo Tracchegiani, Presidente nazionale, Alfeo Rinalducci, segretario nazionale, Giorgio Tizi, segretario cittadino, Cristina Grendele, responsabile di Bevagna e Cristina Rossi, responsabile di Perugia, in una conversazione distesa e senza fronzoli.

Tracchegiani introduce i caposaldi su cui Italia Federale intende muoversi come Partito: innanzi tutto l' Unità nazionale. Italia Federale è contro qualsiasi tentativo di mettere in discussione l'unità nazionale. Fa sua la politica del federalismo su base regionale.

Il partito si pregia di non avere una collocazione precisa nell'orientamento politico nazionale. Piuttosto è un partito al servizio della cittadinanza. Uno degli indirizzi più forti è quello di dimezzare i costi della politica. Dai consiglieri comunali ai ministri, la proposta è quella di avere stipendi tagliati del 50%. Procedere definitivamente e senza deroghe all' eliminazione delle province evitando licenziamenti dei dipendenti, che possono essere riutilizzati in altri settori. Contrasto della criminalità organizzata al sud per rilanciare il meridione del paese come motore dell'economia italiana. Stabilizzazione dei precari, investimenti sul futuro dei giovani. Lasciar perdere le grandi opere come il ponte sullo stretto e concentrarsi su infrastrutture più importanti per l'economia del paese (un esempio citato e calato nella realtà locale è la Tre Valli).

Ed infine tornare ad una politica pragmatica, che parli meno e agisca di più e che affronti le problematiche del lavoro. Italia Federale si batterà contro i licenziamenti e le chiusure delle aziende. L'esempio citato da Tracchegiani è la Minerva.

Un partito peraltro giovanissimo, nato a Maggio del 2010 e quindi ancora tutto da strutturare, in primis nei rapporti con gli organi di informazione.

Ed è proprio su questo tasto che si svolge l'intervento del Segretario Nazionale Rinalducci, che esprime subito un po' di lamentele per il fatto che gli organi di stampa locali non hanno dato molto peso ai comunicati stampa inviati dalla segreteria, rei soprattutto di essere asserviti ad un potere che dice cosa scrivere e non. Lamentatio forse prematura se si pensa che sono passati pochi mesi dalla fondazione e soprattutto mesi di natura “estiva” che comportano organici ridotti all'osso nelle redazioni. Quanto al predicozzo sulla libertà di stampa, abbiamo trovato ingeneroso il riferimento, vista la notevole “zuppatura” per raggiungere il Canasta ed ascoltare le ragioni di Italia Federale. Ma Rinalducci da bravo politico non si da per vinto e per recuperare il tempo perduto e catechizzare i presenti racconta in un quarto d'ora quasi tutte le principali azioni affrontate dal Partito in quel di Perugia. Ma anche al Lago Trasimeno per la verità. Solo che alla fine non resiste e torna a battere dove il dente duole, tirando di nuovo in ballo la stampa che avrebbe quasi ignorato la recente vicenda dell'assalto ai poliziotti in centro a Perugia con tanto di Gazzelle danneggiate. Tuttoggi fa notare a Rinalducci che forse l'esempio usato è quello meno indicato, per il grande risalto avuto dalla notizia sia sulla carta stampata che online, ma il Segretario appare convinto dello sua versione.

Si passa così a presentare alla città di Spoleto il nuovo coordinatore cittadino, Giorgio Tizi, notissimo imprenditore attivo nel commercio del caffè, molto conosciuto anche per le straordinarie doti di “miscelatore”. Tizi esordisce spiegando di non aver mai fatto politica attiva, anche se lo si conosce per qualche trascorso di simpatia per il Partito Socialista. Tuttavia la nuova formazione politica, che Tracchegiani aveva già spiegato essere molto trasversale in quanto ad ideologia, ha un progetto che ha spinto Tizi ad impegnarsi, sino a diventare il nuovo Coordinatore. “Gli argomenti su cui discutere- chiarisce Tizi- sono davvero molti a Spoleto ma fondamentale è dare voce ai cittadini.” E dando voce, Tizi inizia con i parcheggi, tanto per gradire, e quindi tariffe alte e niente o pochi parcheggi non a pagamento. Le scale mobili non progettate per disabili e mamme con il passeggino. Ma la diesamina del Coordinatore prende una piega strana quando inizia a parlare della sicurezza e degli extracomunitari. Tizi si incarta un po' tra extracomunitari regolari “che tanto ce li dobbiamo tenere” e irregolari “che fanno danni continui”. Il tutto per sollecitare un sistema di telecamere, ma che funzioni. Conclude il breve intervento poi citando le frazioni abbandonate a loro stesse.

Un esordio che ripercorre succintamente una serie di fatti( slogan?) che sono noti ai più e che forse prelude, auspichiamo, ad una volontà di mettersi a lavorare piuttosto che di parlare ad una conferenza stampa.

Ma la vera zampata da politico di mestiere la piazza in conclusione un Tracchegiani che di lungo corso se ne intende, lui che ha conosciuto diverse formazioni politiche, da Alleanza Nazionale a La Destra di Storace, alla Lega Nord per poi approdare alla fondazione di Italia Federale. Ebbene il “Trak” inizia a parlare di Spoleto come di una città avvilita di cui si percepisce nettamente una sorta di ripiegamento. “Spoleto si aspettava di più da questo sindaco. Almeno quando c'era Brunini, era incisivo e si faceva sentire, mentre ora nei cittadini si percepisce la rassegnazione. Ma Italia Federale può incarnare lo spirito di rivalsa e di riscatto che la popolazione sta invocando. ”

Che volesse dire che era meglio quando era peggio? Si vedrà.

(Carlo Vantaggioli – Jacopo Brugalossi)


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