La settimana prossima la Conferenza Stato - Regioni dopo lo stop chiesto dall'Ue | Calendario venatorio, umbro, il parere della Commissione dopo l'audizione delle associazioni
L’Unione Europea vede la tortora selvatica specie in sofferenza e chiede conseguentemente di frenare sugli abbattimenti. Un nodo che sarà affrontato la prossima settimana in Conferenza Stato – Regioni, con il Governo che però, secondo quanto fatto trapelare, avrebbe pronta una soluzione per salvare la preapertura.
Soprattutto in quelle Regioni, come l’Umbria, che hanno soltanto la tortora in preapertura, tra l’altro con un carniere molto ristretto, il cui limite dovrà essere fatto rispettare attraverso la app.
Per questo attraverso le Regioni i cacciatori chiedono di andare in pressing sul Governo per trovare una soluzione alla vicenda tortora selvatica, ma anche su Ispra, perché presenti in tempi congrui i dati rispetto ai quesiti sulle modifiche quantità richieste per la specie in deroga, come stabilito dal Consiglio di Stato sul ricorso presentato dalla Regione Liguria.
La situazione in Umbria
In Umbria la notizia del nodo tortora selvatica è stata data dai tecnici dell’Assessorato in Commissione regionale, riunita giovedì per il parere sul Calendario venatorio preadottato (parere per il quale si attenderà l’audizione delle associazioni). Un eventuale stop rischia di far saltare la preapertura, dato che al momento la tortora selvatica è la sola specie ammessa, con un carniere molto ridotto, in attesa che Ispra risponda alla Regione sulla deroga richiesta per lo storno. Oltre a gazza e corvidi che erano state promesse in Consulta per evitare che la preapertura si risolva in un paio di ore.
Si attende poi da Ispra il parere sulle altre deroghe richieste con i dati per le piccole quantità su tortora dal collare, cormorano e piccione di città, secondo l’informativa data in Aula dall’assessore Morroni in risposta all’interrogazione presentata dal consigliere della Lega Manuela Puletti. Che dopo essersi confrontata con le associazioni venatorie, aveva chiesto, insieme ai colleghi di partito, di presentare istanza ad Ispra anche per le specie peppola e fringuello. Per queste due Morroni ha detto che la richiesta non è stata inoltrata ritenendo che si tratti di specie in diminuzione e quindi al di fuori della possibilità di deroghe. Valutazione che ha scontentato alcuni rappresentanti delle associazioni venatorie. Che ora sollecitano la Regione ad ottenere risposte positive dal Governo sulla tortora selvatica e da Ispra almeno sulle altre deroghe.