Al via oggi una tamponatura a Pozzo da parte della Asl. Verifiche a tappeto, con il nuovo metodo dei tamponi rapidi, per fare chiarezza sui numeri. A dirlo è direttamente il sindaco Enrico Valentini, che nei giorni scorsi era finito al centro di qualche polemica proprio per le discrepanze dei numeri forniti da lui rispetto a quelli invece riportati nell’ordinanza della Asl.
La cronologia
“Il decreto del 25 demanda a Regione e Asl la gestione dell’emergenza sanitaria – dice Valentini – ed è per questo che sarei stato un irresponsabile ad oppormi ad un provvedimento che vuole tutelare la salute dei cittadini”. Poi va sulla cronologia, ricostruendo la genesi della situazione, a partire dal 20 marzo quando il referente dei medici di base di Gualdo Cattaneo scrive alla Asl denunciando 60 individui sospetti, dopo il primo contagio. Da lì la Asl ricostruisce tutto e “mi invia – prosegue Valentini – una lettera nella quale mi chiede provvedimenti. Io rispondevo che era la Regione l’autorità che poteva provvedere tali iniziative, spiegando che i numeri emersi erano l’80 per cento dei reali, facendo pensare che a Pozzo ci fosse un cluster, un focolaio“.
La polemica dei numeri
Sulla polemica dei numeri: “Ho voluto darli per chiarezza, ma a volte erano incomprensibili anche a me per la troppa burocrazia. Oggi ancora molti tamponi in attesa di referto. Comunque è il momento di tutelare la nostra gente, non delle polemiche. Il provvedimento è per tenere tutti al sicuro. Grazie infine – conclude Valentini – ai volontari della Protezione civile, encomiabili come sempre“.