POZZI INQUINATI A FOLIGNO, SI ALLARGA L'AREA DI INTERDIZIONE. NUOVA ORDINANZA DI MISMETTI - Tuttoggi.info

POZZI INQUINATI A FOLIGNO, SI ALLARGA L'AREA DI INTERDIZIONE. NUOVA ORDINANZA DI MISMETTI

Redazione

POZZI INQUINATI A FOLIGNO, SI ALLARGA L'AREA DI INTERDIZIONE. NUOVA ORDINANZA DI MISMETTI

Mer, 04/05/2011 - 13:04

Condividi su:


Il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, ha firmato una nuova ordinanza che ridefinisce – allargandola verso ovest – l’area interessata dall’inquinamento dei pozzi privati da sostanze organologenate, riscontrato nello scorso dicembre, e vieta l’utilizzo dell’acqua per il consumo umano e per uso irriguo (se la somma delle concentrazioni dei parametri specifici di tetracloroetilene e tricloroetilene dovesse risultare superiore ai 10 microgrammi a litro).
Il provvedimento del sindaco tiene conto delle indagine condotte da Arpa Umbria, che aveva compiuto una serie di prelievi nel territorio, e del parere dell’Istituto superiore di Sanità che affermava, tra l’altro, che “sulla base delle informazioni disponibili in merito alla valutazione del rischio per i diversi contaminanti, sintetizzate nella precedente sezione, i superamenti dei valori di sicurezza nella misura indicata nella tabella allegata alla richiesta di parere in oggetto, e specificatamente per il tetracloroetilene in diverse circostanze e per il benzene in un solo campionamento, evidenziano una situazione di non conformità tale da rendere l'acqua non idonea per il consumo umano; la non idoneità delle acque è da estendere, nella fattispecie, anche all’uso irriguo, dal momento che le sostanze contaminanti possono essere assorbite sia dalle radici di specie vegetali ed arboree sia dalle foglie delle piante a seguito della volatilizzazione delle sostanze nell’atmosfera”.
L’ordinanza interessa l’area delimitata dalle seguenti vie ed elementi topografici: da via Guarella fino all’incrocio con via Marconi e da questo fino all’incrocio con via S.M. Infraportas; dall’incrocio tra via Marconi e via S.M. Infraportas fino a piazza San Domenico; da Piazza S. Domenico lungo via Mazzini e, quindi, via Garibaldi; da via Garibaldi a viale Ancona fino all’intersezione con il fosso Renaro; lungo il fosso Renaro, a monte dello stesso, fino all’intersezione con via Velino e, quindi, via Paolini fino all’intersezione con via Reno; da via Reno a via Trasimeno fino all’incrocio con via Liverani; da via Liverani, a via Costantini, e, quindi, S.M. in Campis fino all’incrocio con via Flaminia Vecchia; da via Flaminia Vecchia a scendere fino all’incrocio con via Mancinelli e da questa fino all’incrocio con via S. Benedetto; da via S. Benedetto, fino all’intersezione con la ferrovia e da questo punto lungo il confine est dell’area “Ex. Cantiere iniezione Legnami” fino all’intersezione con via 3 Febbraio; da via 3 Febbraio all’intersezione con la ferrovia; lungo la linea ferroviaria fino all’intersezione con via Portoni e lungo quest’ultimo in direzione Casevecchie; da via Portoni, in corrispondenza con l’allineamento con via Monte Burano e da questa fino a via Scafali; da via Scafali fino all’incrocio con via Cimamonte e, quindi, via S. Antonio fino all’intersezione con il fiume Topino; Fiume Topino fino all’intersezione con l’allineamento con via Menotti; dall’incrocio tra via Menotti, lungo via Fratelli Bandiera, fino all’intersezione con via Guarella.
E’ vietato, inoltre, nell’area interessata eseguire perforazioni nel sottosuolo, a qualunque scopo destinate, che si approfondiscano al di sotto del livello statico della falda idrica, fatta eccezione per le attività di indagine che si renderanno necessarie ai fini della successiva bonifica e in caso di conclamata necessità per la realizzazione di opere di fondazione profonde che risultassero indispensabili per la costruzione di opere civili e per le quali siano individuate adeguate soluzioni tecniche d’intervento. Nell’ordinanza, tra l’altro si incarica l’ARPA Umbria di predisporre e dar seguito ad un piano adeguato di monitoraggio, attraverso il quale estendere l’area di investigazione e ripetere periodicamente le analisi e le valutazioni di competenza, che andranno trasmesse tempestivamente al Comune di Foligno e al Dipartimento di Prevenzione dell’ASL n° 3. La ASL n. 3, Dipartimento di Prevenzione, dovrà provvedere all’invio di comunicazioni individuali ai proprietari dei pozzi indagati da ARPA, per l’esito delle analisi svolte e sulle misure di tutela da attuare ai fini igienico sanitari, anche in relazione agli eventuali rischi connessi ad usi diversi da quello idropotabile e di organizzare campagne di informazione alla cittadinanza anche attraverso apposite assemblee pubbliche. L’ATI 3 e la VUS S.p.A. dovranno attivare ogni misura in relazione al “Piano della Aree di Salvaguardia” cioè al rischio che gli inquinanti possano raggiungere le aree di salvaguardia e di richiamo di pozzi pubblici adibiti ad uso idropotabile, ancorché esterni a quella attualmente identificata come contaminata, come quelli ubicati in località S. Pietro.

ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community
necrologi_foligno

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!