La Spoleto targata Banco Desio, a due mesi dall’ingresso ufficiale a piazza Pianciani, vara il primo prodotto finanziario destinato alle imprese per il pagamento della “13ma mensilità, acconto imposte, Cassa edile e Tfr in busta paga”. L’annuncio è avvenuto questo pomeriggio nella sala Ajò a Perugia alla presenza del presidente Bps Stefano Lado, del d.g. Angelo Antoniazzi e del vice d.g. Maurizio Ballabio.
E’ l’avvocato Lado a fare gli onori di casa spiegando che gli ultimi due mesi “in pratica dopo il lancio del nuovo marchio della Popolare, sono stati utili per integrare il processo di policy tra Spoleto e la capogruppo Desio. Quello che presentiamo oggi è il primo prodotto significativo sotto il profilo commerciale per dimostrare la nostra attenzione al territorio e venire incontro alle associazioni di categoria. In linea con il claim ‘più valore al territorio’ “. I dettagli tecnici dell’operazione che vale 30 milioni di euro vengono illustrati da Antoniazzi: “Il plafond potrà essere attivato anche per il tramite delle Associazioni di categoria e dei Confidi proprio perché crediamo che essi rivestono un ruolo fondamentale nel rapporto tra sistema bancario e mondo delle imprese. La novità principale – continua il d.g. – è che il prestito sarà esente da spese di istruttoria e potrà avere una durata fino a 12 mesi, contro i 6 mesi concessi in passato”. Per il pagamento della 13ma PopSpoleto ha previsto un finanziamento pari a € 1.500 per ogni dipendente mentre per le altre tipologie (acconto, Cassa edile e Tfr in busta paga) sarà determinato a seconda del fabbisogno che dovrà “tenere conto delle del massimo concedibile nella eventuale convenzione con le Associazioni di categoria di appartenenza o con i Confidi o, ovviamente, il massimo concedibile secondo le normali valutazioni sulla affidabilità della stessa”.
La “fortunata coincidenza” – l’attenzione posta al pagamento del Tfr in busta paga, che il Governo si appresta a varare con la prossima Legge di stabilità, dimostra come la PopSpoleto cerca di anticipare i tempi su alcuni argomenti ‘caldi’: proprio ieri, infatti, il direttore di Abi, Giovanni Sabatini, in audizione alla Camera dei Deputati, si è detto disponibile a sostenere l’iniziativa “avviando da subito un ‘tavolo’, riunioni tecniche per garantire tempestiva efficacia al provvedimento”. Una questione di fatto già superata per BPopSpoleto .
Il ‘merito’ di Amoni – Al termine della conferenza – partecipata per la verità più da giornalisti che dai rappresentanti delle categorie (in sala erano presenti il segretario di Confindustria, il presidente regionale di Confidi, Andrea Tattini, e il presidente regionale di Confcommercio Aldo Amoni) – il presidente Lado lascia spazio alle domande. Ed è proprio Amoni che, col suo fare diretto e senza peli sulla lingua a chiedere conto di come si intenda applicare i tassi con riferimento al ‘merito creditizio’ (rating) delle imprese. “E’ questo che ci preoccupa” tuona il presidente Confcom. Amoni sembra quasi dimenticare di essere stato amministratore di quella Bps, finita commissariata da Bankit, che tanto basava la sua policy creditizia sul rating delle imprese-clienti. La risposta, pacata, arriva dallo stesso Antoniazzi. “Abbiamo affrontato anche questo aspetto prima di varare l’operazione finanziaria, quello del merito creditizio sarà un parametro da controllare ma i tassi che verranno applicati non saranno legati a questo, avremo un occhio di riguardo…”. E’ l’avvocato Lado a rispondere invece a chi chiede in quale condizione di salute è la Banca: “i conti ci deludono un po’ – risponde il presidente – e ci dicono che dobbiamo spingere di più sull’acceleratore. Attendiamo l’approvazione della trimestrale e potremo essere più precisi”. Non c’è invece una data certa per il ritorno a piazza Affari del titolo. “Stiamo fornendo la documentazione necessaria alla Consob ma al momento non possiamo fare previsioni. Il nostro auspicio è di poter mantenere l’obiettivo di fine anno, inizio 2015 per rivedere il titolo Bps in Borsa”.
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