Ponti e viadotti sicuri, nasce consorzio Fabre. Coinvolta Università Perugia

Ponti e viadotti sicuri, nasce consorzio Fabre. C’è anche l’Università di Perugia

Redazione

Ponti e viadotti sicuri, nasce consorzio Fabre. C’è anche l’Università di Perugia

È nata l’alleanza tecnico-scientifica per la valutazione della sicurezza e il monitoraggio di ponti e viadotti in Italia
Mar, 28/07/2020 - 15:55

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È nata l’alleanza tecnico-scientifica per la valutazione della sicurezza e il monitoraggio di ponti e viadotti in Italia. L’Università degli Studi di Perugia, il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino, l’Università di Padova, l’Università di Pisa, l’Università di Camerino, l’Università di Messina, l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e l’ENEA hanno infatti dato vita al Consorzio Fabre.

Il Consorzio di ricerca per la valutazione e monitoraggio di ponti, viadotti e altre strutture metterà in campo gli esperti più qualificati e le tecnologie più avanzate per monitorare e valutare lo stato di salute delle infrastrutture stradali del nostro Paese e promuovere e coordinare le attività che riguardano la classificazione del rischio strutturale e ambientale.

Si valutano i rischi di ponti e viadotti

In particolare, i consorziati svilupperanno metodologie ad elevato contenuto tecnico-scientifico per valutare i diversi rischi (statico, fondazionale, sismico e idrogeologico) e promuovere la verifica, il controllo e il monitoraggio delle infrastrutture, oltre che lo sviluppo e l’utilizzo di tecniche innovative negli interventi di riparazione e/o miglioramento di ponti e viadotti oltre ad altre strutture esistenti.

I rischi di varia natura

Il patrimonio infrastrutturale Italiano e, in particolare, il complesso dei ponti e dei viadotti che compongono le reti di trasporto nazionali, rappresentano elementi vitali per l’economia e la società, la cui efficienza e sicurezza rappresentano priorità strategiche per il Paese. Tali infrastrutture sono tuttavia esposte a rischi di varia natura, tra i quali si citano l’invecchiamento e il degrado dei materiali costituenti e i rischi legati a fenomeni e calamità naturali, quali, ad esempio, i terremoti”. A spiegarlo è il Professore Filippo Ubertini, ordinario di Tecnica delle Costruzioni presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, che, su mandato del Rettore Professore Maurizio Oliviero, ha rappresentato l’Università degli Sudi di Perugia alla cerimonia di firma di costituzione del consorzio che si è svolta nei giorni scorsi presso l’Università di Pisa.

Servono strumenti ingegneristici avanzati

L’Università degli Studi di Perugia si avvarrà, in particolare, delle competenze del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (Dipartimento di eccellenza per il periodo 2018-2022). Il Direttore del Dipartimento stesso, Professore Giovanni Gigliotti, tiene a sottolineare come “Al fine di dare risposte concrete a problemi molto complessi, peraltro in un contesto generale di invecchiamento di buona parte della rete infrastrutturale Italiana, progettata e costruita in alcuni casi ben oltre 50 anni fa, occorrono strumenti ingegneristici e approcci tecnico-scientifici avanzati che attengono alla ricerca scientifica e tecnologica nel campo dell’Ingegneria Civile e in particolare dell’Ingegneria delle Strutture”.

Il Consorzio Fabre si pone l’obiettivo di dare impulso a tale necessaria attività di ricerca con un approccio “ingegnoso”, come suggerito dal nome stesso del consorzio e come si addice alle discipline ingegneristiche.

Oltre al Professore Filippo Ubertini, prenderà parte all’Assemblea dei Consorziati anche la Professoressa Ilaria Venanzi, afferente al medesimo Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale.


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