La motivazione alla medaglia d’oro al valore civile che gli è stata conferita si chiude così: ”Splendido esempio di umana solidarietà e alto spirito di servizio spinti sino all'estremo sacrificio".
E’ stato ricordato il 16 novembre scorso, a Poggio di Otricoli, nell’anniversario della sua prematura scomparsa, l’Agente Scelto della Polizia di Stato, Stefano Gelsomini, deceduto a Roma nel 1998.
Quel giorno, mentre faceva rientro al Reparto Mobile, dove prestava servizio, transitando per via Cristoforo Colombo, a Roma, notò un grave incidente tra due autovetture e un ciclomotore, e non esitò a fermarsi per tentare di prestare aiuto; purtroppo, però, nell’attraversare la strada, un’auto che andava a folle velocità lo travolse e lo uccise.
Alla sua memoria è stata dedicata la caserma del I Reparto Mobile di Roma e una via nel suo paese di origine, Poggio di Otricoli, dove ieri, nella chiesa di San Nicola, si è tenuta una messa in memoria, alla presenza del Vicario della Questura di Terni, Luca Sarcoli, e dei familiari.
La messa, celebrata dal Cappellano del Reparto Mobile di Roma, Don Valter, è stata preceduta dalla deposizione di una corona nella cappella del cimitero dove riposa Stefano. L’Associazione Nazionale Polizia di Stato – Sezione di Terni ha consegnato alla mamma un attestato di socio onorario.
La motivazione alla medaglia d’oro al valore civile che gli è stata conferita si chiude così: ”Splendido esempio di umana solidarietà e alto spirito di servizio spinti sino all’estremo sacrificio”.