di Carlo Ceraso
Era inevitabile che accadesse. Le sparate del sindaco di Vallo di Nera Fausto Dominici, che ha bocciato con la maggioranza la proposta di intitolare una piazza a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, da oggi fanno bella mostra sui giornali di mezza Italia. Ad occuparsi della vicenda, portata alla luce da Tuttoggi.info e che aveva registrato la reazione di decine di lettori (clicca qui), è stato Lorenzo Salvia del CorSera il cui articolo da ieri sera campeggia sul Corriere.it.
Ed è stato il finimondo: basta digitare su Google il nome di uno dei due magistrati insieme a quello della cittadina umbra per veder almeno 3 pagine zeppe di siti che hanno dato risalto alla notizia.
Come si ricorderà il sindaco aveva liquidato la richiesta del consigliere Marco Morganti con la tristemente nota battuta “ma questi due (Falcone Borsellino, n.d.r.) che c’entrano con noi?”.
Poi, davanti all’assemblea, rivolgendosi a Morganti, aveva commentato la propria astensione dal voto in modo ancor più infelice “ho sentito in giro e pensano che tu sia scemo” (frase smentita dal sindaco ma confermata da 2 consiglieri comunali).
A TO® Dominici aveva poi voluto precisare di esser stato sempre disponibile a discutere la proposta e, a denti stretti, visto forse lo scandalo in arrivo, di esser d’accordo con la proposta di Morganti (qui).
Ieri però, per non mancare un altro secchio di gratuita malapubblicità, che tanto non costa nulla, c’ha rifatto cavallo. “A me Giovanni Falcone e Paolo Borsellino non hanno fatto nulla” ha detto. Pure! Nient’altro?
Anzichè ammettere la clamorosa gaffe e far retromarcia, ha pensato bene di chiarire la cosa. A modo suo, ovviamente. Ed è stata un’altra Caporetto.
“Si potrebbe allora discutere di intitolarla anche a Bettino Craxi o Alessandro Brazoli…” ha aggiunto al Corsera. Ecco, appunto: un paragone, quello fra i 2 giudici uccisi dalla mafia e lo scomparso leader del Psi di Tangentopoliana memoria, che mancava al suo medagliere.
Il fin qui sconosciuto Brazoli, scomparso anni indietro, ha invece il merito di “aver donato al Comune un’area vicina alla Piazza”, sostiene Dominici. Un dettaglio magari che quella donazione risalga a qualche decina di anni fa e che fino ad oggi l’amministratore pubblico non abbia avvertito la necessità di intitolargli la piazza (ammesso che, politicamente parlando, basti una donazione per veder il proprio nome inciso sullo stradario comunale).
Dunque, a quanto par di capire dalle dichiarazioni rese al Corsera, Dominici non sarebbe ancora del tutto convinto, ribandendo la necessità di discutere la proposta di Morganti.
Quest’ultimo comunque presenterà a breve una nuova mozione insieme alla minoranza. “Disponibile a rinunciarci” dice il consigliere “se il sindaco darà seguito alla nostra richiesta. Da parte nostra la massima disponibilità ad appoggiare anche richieste della maggioranza…..abbiamo tante vie, piazze e parchi”.
Le ‘uscite’ del sindaco, iscritto al Pd ma eletto alla guida di una lista civica, sarebbero arrivate persino sul tavolo della segreteria nazionale del Partito. Oggi anche in Regione se ne discuteva, stante il clamore avuto dalla notizia (tanti i quotidiani on line e blog che l’hanno ripresa, specie quelli siciliani).
Ripresa anche dal Ruggito del Coniglio (Rai Radio2) dove Presta e Dose hanno affibbiato al sindaco il quinto posto della quotidiana Top Vergognation: “sindaco lei mi si è distratto in questi ultimi 50 anni di storia” ha detto Presta che poi, sulla proposta “Brazoli” ha proseguito “già, d'altra parte Garibaldi cos’ha donato….” (l'audio della puntata del 1 giugno o ascolta in fondo il video).
Una pagina imbarazzante, una cattiva pubblicità per Vallo di Nera che fra pochi giorni, il 5 giugno, vivrà l’appuntamento principe dell’anno, “Fior di cacio”, manifestazione dedicata al formaggio che vede fra gli altri organizzatori la Regione e la Comunità Montana della Valnerina.
“Speriamo che si chiuda presto tutto questo clamore” commentava oggi un vallano “di questo passo l’anno prossimo la chiameremo Fior di cavolate!”.
Articoli precedenti
PIAZZA FALCONE-BORSELLINO, SINDACO DOMINICI “IO D’ACCORDO” (La petizione)