Si era insospettita dalla differenza delle ultime bollette dell’elettricità rispetto a quelle dei mesi scorsi e per questo una studentessa di 23 anni residente a Perugia nei pressi della Pallotta ha chiamato il 113.
Agli agenti arrivati sul posto ha mostrato gli abnormi importi dell’ultima fattura di settembre per oltre duecento euro, a fronte delle precedenti bollette che non superavano i sessanta euro.
Gli operatori hanno deciso di visionare la stanza contatori nel seminterrato per accertare eventuali manomissioni, e hanno notato un anomalo allaccio tra il contatore della ragazza e quello relativo ad un appartamento sito al sesto piano dello stesso stabile.
Appurati gli evidenti segni di un furto di energia elettrica, in quanto erano presenti i classici morsetti “rubacorrente”, i poliziotti hanno fatto intervenire i tecnici della società di gestione del servizio elettrico, e sono quindi risaliti fino al sesto piano per accertare chi avesse manomesso i contatori.
L’appartamento è risultato abitato da un cittadino tunisino, K. Z., con diversi precedenti penali in materia di stupefacenti, non presente in casa al momento, che verrà pertanto denunciato per furto aggravato ai danni della ragazza.