Il 31 maggio scorso Perugia ha superato la soglia di 169mila residenti. Questo è il primo dei dati resi noti dall’ assessore ai servizi demografici, Monia Ferranti, che ha fatto il punto sulle trasformazioni della città. “Un traguardo significativo – ha detto la Ferranti – che dimostra che il capoluogo continua a crescere, e ad essere attrattivo anche perché in grado, nonostante tutto, di fornire servizi essenziali ai cittadini. Il saldo positivo è dovuto infatti all’ arrivo di nuovi residenti che scelgono Perugia per viverci. Significa che l’ immagine diffusa della città è quella di un ambiente urbano accogliente e di una città che funziona. Prendendo le statistiche con la necessaria prudenza, Perugia si conferma come una delle dieci città in cui la gente vorrebbe venire a vivere. Deve farci riflettere il fatto che più di un bambino su tre nati è figlio di genitori stranieri e che il 7% delle imprese è stato creato da stranieri. Una realtà che cambia velocemente, dunque, e fenomeni da interpretare e gestire”. Negli ultimi cinque anni la popolazione è cresciuta di 6.233 persone, il che significa una media di circa 1.250 persone all'anno. Nel 2010, in particolare, l'aumento è stato di 1.502 abitanti, ovvero più 0,9% rispetto al 2009. Il saldo positivo è dovuto quasi esclusivamente al movimento migratorio (aumento di 1.586 unità) rispetto a quello naturale (saldo negativo di 84 unità).
NASCITE E MORTI Dai dati risulta che il saldo demografico nati/morti subisce variazioni minime da cinque anni. Ha fatto eccezione la torrida estate del 2003 quando il numero di decessi fu molto più alto del normale. Il confronto 2009-2010 rivela che le nascite sono praticamente invariate e le morti cresciute dell'8,3 per cento”.
I PARTI E I NOMI DEI BAMBINI Una mamma perugina su cinque va a partorire fuori città: sono 356, il 22,4 per cento del totale, le madri residenti a Perugia che hanno partorito fuori dal comune. Tra i nomi maschili più gettonati nel biennio 2009 – 2010 al primo posto Matteo (primo in assoluto, anche rispetto a quelli femminili) che passa dalle 21 preferenze del 2009 alle 41 del 2010, mentre Alessandro e Lorenzo (primo e secondo nel 2009) scivolano di un posto, rispettivamente al secondo e al terzo. Quanto ai nomi femminili si rovesciano le posizioni di Sofia e Giulia: se nel 2009, infatti, Giulia era il primo nome femminile (24 bambine) contro le 21 di Sofia, nel 2010 quest'ultima è il primo nome (31 preferenze) e Giulia il secondo (23). Balza in avanti Chiara che dalle 9 preferenze del 2009 passa alle 21 del 2010 e si piazza al terzo posto tra le femmine.
I BAMBINI STRANIERI Sono 422 i bambini nati a Perugia da genitori stranieri (il 35 % del totale). Per nazionalità, primi i neonati rumeni (72 – 17% del totale), poi gli albanesi (.46 – 11% del totale) ed ecuadoriani (.44 – 10% del totale). Non molto inferiore il numero dei bambini marocchini ( 38 – 9% del totale)”.
ANAGRAFE Nel capoluogo si conferma un'alta presenza di popolazione anziana: al 31 maggio 2011, il 21% dei residenti perugini (36.561) aveva compiuto più di 66 anni: uno su cinque, quindi. .E’ cresciuto, tra il 2006 e il 2010, il numero degli ultracentenari: se cinque anni fa erano 33, alla fine del 2010 erano 52, con un aumento del 57% (44 donne e 8 uomini). Due signore hanno ben 106 anni, mentre gli uomini più longevi “si fermano” a 101. Cresciuto anche il numero complessivo delle famiglie: 72.248 (1.203 in più rispetto al 2009).
POPOLAZIONE STRANIERA L’ anno scorso a Perugia, sono arrivati 1. 675 stranieri (più 8,15% rispetto al 2009) . Quella rumena resta la comunità più numerosa (3.494 persone). Seguono gli albanesi (2.764), gli ecuadoriani (2.264) ed i marocchini (1.715). Complessivamente gli stranieri residenti nel capoluogo sono 22.227 di cui 16.784 extracomunitari. L'incremento più importante (considerando solo le comunità di almeno 600 persone) è stato quello dei cinesi (+ 36,27%), poi i moldavi (+ 20%) e gli ucraini (15,5%). Molto alto il numero dei ricongiungimenti familiari, visto che il maggior numero di coloro che arrivano nel capoluogo sono anziani. Dal punto di vista della loro dislocazione preferenziale in città, i rumeni si trovano sopratutto tra il centro storico e l'area di Madonna Alta- Ferro di Cavallo; gli albanesi si sono stabiliti sopratutto tra Ponte Felcino e Ponte San Giovanni, gli ecuadoriani e i peruviani nella zone della Pallotta; la comunità marocchina vive sopratutto a Ponte Felcino. Le imprese straniere sono il 7,3% del totale, ed i settori con più alta presenza di immigrati sono l’edilizia, il commercio, la ristorazione ed i servizi.