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Perugia, caso Calabrese e sicurezza / M5S “chiama” Romizi

La polemica non finisce mai. Dopo il consiglio caldo, caldissimo di lunedì 2 marzo arriva anche il Movimento 5Stelle a dire la sua sul “caso Calabrese”.

Sicurezza e polemiche – I grillini, però, affrontano il tema di fuoco delle ultime giornate di Perugia da una via diversa. Chiamando in causa il sindaco Romizi. “Dopo il teatrino cui hanno dato luogo durante il consiglio comunale di ieri le forze di maggioranza ed il centrosinistra – scrivono – , il M5S, ritenendo che i recenti fatti di cronaca e la loro qualificazione meritino la giusta considerazione da parte di Romizi, impegna il sindaco, l’unico deputato a parlare in materia, a riferire con urgenza in consiglio comunale e quindi all’intera Comunità cittadina sui recenti fatti di cronaca e sulla loro qualificazione”.

Parole come pietre – La qualificazione in realtà è un termine complesso che serve a indicare una cosa semplice: le frasi choc di Calabrese. “E’ necessario che il sindaco renda conto delle misure intraprese per garantire la sicurezza di cittadini e imprese, e che prenda posizione rispetto alle gravissime dichiarazioni dell’Assessore alle infrastrutture, Francesco Calabrese, sulla qualificazione dei fatti di cronaca occorsi e in relazione alle asserite correlazioni tra le organizzazioni criminali e il sistema politico-istituzionale che negli ultimi 70 anni ‘ha gestito il potere’”. La polemica continua.