A far scattare l’indagine della Procura di Terni, coordinata dal pm Iannella e nella quale sarebbero finite in qualità di indagati a vario titolo, 20 persone per turbativa d’asta, è stata una segnalazione dello stesso sindaco Leopoldo Di Girolamo e del segretario generale Aronica.
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Al centro come noto c’è l’affidamento dei lavori di smaltimento del percolato dell’ex discarica Rsu di vocabolo Valle. Ma ora, sfogliando le 45 pagine (tutte pubblicate sul sito di Palazzo Spada) della relazione annuale dell’anticorruzione del 2015 si legge che “in occasione di una normale e legittima proposta di delibera di approvazione di un progetto preliminare per opere di gestione del percolato nella ex discarica in vocabolo Valle, (G.C. n. 84 dell’08.10.2014), sorse legittimamente la domanda sul perché, negli ultimi anni, si fosse proceduto ad affrontare rilevanti spese per affidare a terzi il trasporto del percolato, quando per la realizzazione dell’opera occorreva un importo certo non rilevantissimo” e ancora, “la procedura è stata assegnata al Responsabile Nop (Nucleo Anticorruzione) con nota n. prot. 156538 del 06.11.2014” e quindi, “la procedura si è conclusa con l’invio di una segnalazione alla Procura della Repubblica di Terni ed alla Corte dei Conti. A seguito della procedura suddetta il Nop ha collaborato con la struttura di Polizia Giudiziaria delegata alle indagini, fornendo elementi documentali, tecnici e supporto informativo per la definizione degli elementi segnalati e relazionati; quanto sopra ha consentito una celere e definita trattazione degli elementi peculiari relazionati consentendo l’efficientamento della procedura”.
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E nello stesso documento, poco più sotto, un altro passaggio inerente la gestione del percolato. Questa volta sotto la lente del Nop finisce l’analisi della procedura di acquisto di serbatoi per percolato: “Tale assegnazione – si legge – è stata determinata dalla segnalazione di un dipendente comunale ai sensi dell’art. 1, co. 51, della L. 190/2012 ( segnalazione effettuata dal dipendente con e-mail del 25.08.2015, ovviamente riservata per la tutela del segnalatore, come previsto dalla legge anticorruzione ). La segnalazione chiedeva una verifica circa la congruità , tempestività e razionalità dell’acquisto. Il Responsabile Anticorruzione chiese l’intervento del NOP ( con nota n. prot. 118015 dell’08.09.2015 conferì incarico al Coordinatore NOP) per le necessarie verifiche . Con altre note protocollate si chiese chiarimenti ai dirigenti e/o funzionari che potevano essere interessati dalla questione. Il Coordinatore Nop rispose con nota n. prot. 123686 del 21.09.2015, ; anche gli altri dirigenti e o funzionari presentarono le loro risposte. La procedura si è conclusa con l’invio di una segnalazione alla Corte dei Conti con nota n. prot. 0159336 del 26.11.2015, nel mese di dicembre, si è pertanto operato il trasferimento dei beni acquistati in sito”.