Riaperta al pubblico giovedì scorso, la Biblioteca “Giosuè Carducci” di Spoleto annovera, tra i suoi tanti primati, anche un sistema informatico sicuramente all'avanguardia. Unico nel suo genere, è stato progettato e implementato per garantire all'utenza servizi di qualità con elevati livelli di sicurezza, performance e affidabilità, grazie all'utilizzo delle più moderne tecnologie informatiche per la virtualizzazione delle risorse (Vmware), di pubblicazione delle applicazioni (Citrix) e di identificazione a radiofrequenza (RFID – Radio Frequency Identification).
Coordinato dal responsabile dei Servizi Informatici e Telefonici (SIT) del Comune di Spoleto, dott. Luca Ventura, questo sistema informatico profondamente innovativo, ha richiesto uno sforzo notevole dal punto di vista tecnico, per la fase di progettazione e sviluppo, da parte dell'ufficio SIT e di Telecom S.p.A. (in qualità di aggiudicatario della fornitura mediante apposita gara), nonché un'intensa attività di collaborazione e coordinamento tra la Direzione Operativa Centrale (DOC) e la Direzione Cultura e Turismo (CUT).
Le sue caratteristiche si possono sintetizzare in cinque parole: semplicità, integrazione, affidabilità, performance, sicurezza. Semplicità, innanzitutto, perché consente una notevole semplificazione delle procedure e dei processi sia per l'utenza sia per il personale della biblioteca con una conseguente forte riduzione dei costi di gestione. Ad esempio l'utente potrà accedervi semplicemente utilizzando la smart-card di cui sarà dotato al momento delle registrazione. La smart-card, infatti, integra i più diffusi supporti di memorizzazione digitale: banda magnetica, chip RFID, e chip digitale a contatto. Grazie alla presenza di essi su un'unica smart-card sarà possibile accedere in modo completamente automatico alle postazioni informatiche (semplicemente ponendo la smart-card sull'apposito lettore RFID), ossia senza dover digitare ogni volta login e password, nonché a tutti i servizi e alle banche dati della biblioteca. Inoltre, stipulando appositi accordi con soggetti pubblici e privati e sviluppando le opportune integrazioni tra i sistemi, nulla vieterà di utilizzare la smart-card anche per l'accesso e la fruizione di servizi esterni di grande utilità per la cittadinanza (es. pagamento parcheggi, autobus, ecc). Inoltre, grazie all'utilizzo della tecnologia Citrix e di thin client (dispositivi di tipo “terminale” con bassi costi di gestione e manutenzione) al posto dei pc convenzionali, il sistema consente la pubblicazione e la distribuzione all'utenza delle applicazioni e delle banche dati (testuali, audio-video, ecc) della Biblioteca in modo completamente centralizzato – ossia senza doverle installare ogni volta su ogni singola postazione – ed anche in modalità web (l'accesso è quindi garantito da qualsiasi punto). È ovvio che questo porta con se evidenti vantaggi sia per l'utenza che per gli operatori di biblioteca: l'utenza, ad esempio, non dovrà richiedere ogni volta il supporto del personale di biblioteca per l'accesso ai servizi informatici e la consultazione delle banche dati, mentre gli operatori potranno concentrarsi maggiormente sull'attività di back-office anziché su quelle di assistenza e manutenzione del sistema con un significativo aumento della produttività e una diminuzione dei costi di gestione dell'intera infrastruttura. Inoltre la “virtualizzazione delle risorse” a livello server (ossia l'utilizzo di server “virtuali” al posto dei server “fisici” convenzionali) ottenuta grazie all'uso della tecnologia Vmware consente di ottenere ulteriori risparmi in termini di costi ed elevati livelli di performance, continuità operativa ed affidabilità.
La sicurezza informatica e del patrimonio (librario e multimediale) posseduto dalla Biblioteca è, inoltre, garantita dall'utilizzo delle tecnologia antitaccheggio RFID e da un rete informatica protetta con i più moderni sistemi di sicurezza e antintrusione, prevedendo un controllo e filtraggio della navigazione Internet nel rispetto di quanto previsto dal Dlgs 196/2003 e dalle normative vigenti in materia di antiterrorismo”.