Come noto il Pd regionale non se la passa benissimo, soprattutto dopo gli strascichi del ‘caso Spinelli’ e delle frizioni tra le mozioni “Casa Democratica” e “Passione Democratica”. Ma, oltre ai correntoni e alla guerra civile interna, il PD è in fermento anche il prossimo candidato a sindaco di Terni: qualcuno, infatti, ha fiutato la possibilità che l’attuale primo cittadino, Stefano Bandecchi, possa non concludere la legislatura in corso (mancano 2 anni) e ha iniziato a fare i conti su possibili finestre elettorali, ma andare alle elezioni anticipate in questo momento pone i dem di fronte a vari dilemmi. Tra i recenti guai giudiziari, la vicenda stadio clinica e la crisi di maggioranza in senso ad AP, il centrosinistra spera infatti che, già da inizio anno, possa esserci una spallata decisiva al dominus Bandecchi, anche se sarà difficile che i suoi fedelissimi possano creare problemi al loro mentore.
Pd pensa al dopo Bandecchi, Di Pietro e Pellerucci i nomi caldi
Secondo quanto verificato da Tuttoggi.info il nome di Linda Di Pietro è più che una concreta possibilità. Ex gestrice del Caos, giovane donna in carriera, brillante, con un background politico e culturale di rilievo, la Di Pietro avrebbe una buona base di consenso soprattutto a livello regionale, in particolare tra i fedeli di Tommaso Bori. Per quanto riguarda Terni, con il nuovo corso della segreteria provinciale, dove Di Girolamo e Raffaelli hanno piazzato il loro uomo Trappolino, il nome della Di Pietro non è particolarmente ben accetto, ma anche in nome della vecchia militanza con il papà, l’ex sindaco Di Girolamo potrebbe chiudere un occhio e sciogliere la riserva sulla sua candidatura.
Ipotesi Sauro Pellerucci
Sauro Pellerucci è l’altro nome caldo per la candidatura del Pd. L’imprenditore ha già avuto contatti con alcuni dirigenti dem e si sarebbe messo a disposizione per un’eventuale chiamata alle armi. Anche in questo caso non ci sarebbe una convergenza unanime, visto Pellerucci non avrebbe il pieno appoggio della dirigenza locale. Stando a quanto si mormore tra i corridoi del Pd, Linda Di Pietro creerebbe la spaccatura minore, ma è ancora presto per dare la partita per chiusa e non è escluso che possa inserirsi qualche outsider.