Pd compromesso più vicino dopo crisi in Giunta, parla Leonelli - Tuttoggi.info

Pd compromesso più vicino dopo crisi in Giunta, parla Leonelli

Cristiana Mapelli

Pd compromesso più vicino dopo crisi in Giunta, parla Leonelli

"Barberini torni assessore e la Giunta vada avanti" | Otto punti sulla sanità di cittadinanza su cui lavorare
Ven, 04/03/2016 - 13:57

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Aggiornamento ore 16

Parla Leonelli. Cercare la pace in ogni modo. È giunto il tempo di fare i conti e risanare la fiducia perché alla fine di maggioranza ce n’è una sola. Se qualcuno deve fare il ruolo da paciere, è questo il turno di Leonelli. Il segretario regionale del Pd, all’alba della Direzione del Pd di giovedì sera, è tranquilla e si è già rimesso al lavoro. “Sono stato eletto dalla maggioranza per fare delle cose – spiega – le stiamo facendo, ma visto che è emersa una critica da una parte ben definita del partito, sia su questa vicenda che sul passato, mi sembra corretto verificare se ci sono ancora le condizioni per andare avanti”. Serenità, toni distesi e la consapevolezza che il capitolo crisi politica vada chiuso al più presto. “Mi sembra un discorso di trasparenza”. I prossimi passaggi? “Lunedì abbiamo già fissato un incontro con la segreteria del Pd”.

“Barberini torni a fare l’assessore”, un documento sulla sanità di cittadinanza condiviso dalla segreteria regionale. Questo il succo della lunga notte della direzione regionale del Pd che si è tenuta ieri sera, giovedì 3 marzo.

Si è cercato un compromesso per portare pace tra le parti e in questo gioco il ruolo principale spetterebbe proprio a Giacomo Leonelli che da parte sua ribadisce come il ruolo della segreteria sia quello di chiudere il capitolo crisi politica, “con la p minuscola”. Un passo avanti, quindi, che va oltre le contrapposizioni tra innovatori e conservatori, rimettendo al centro delle discussioni concrete e occupandosi dei contenuti. Sulla riorganizzazione della sanità non ci sarebbe più una divisione, come dimostra il documento presentato a condivido all’unanimità dalla segreteria regionale. “È arrivato il momento – aggiunge Leonelli – di chiedere scusa ai cittadini umbri per questi 20 giorni di stallo”. A coloro che sostengono che Leonelli sia dovuto intervenire prima del caos nomine sanità, è la presidente Marini a rispondere, sottolineando come la crisi si sia generata dentro la Giunta dove, la segreteria regionale non può operare. Un dibattito acceso, sin troppo, che si conclude con l’intenzione di Leonelli di valutare se la maggioranza che l’ha sostenuto al congresso esista ancora.

A ricucire gli strappi, la presidente Marini che avrebbe pubblicamente chiesto, davanti alla direzione, il reintegro di Luca Barberini ad assessore così da poter andare avanti. È proprio la presidente a calmare i toni e a fare un passo indietro. La ricetta da seguire sarebbe quindi quella di affrontare i problemi reali cui il governo è chiamato a rispondere. “Risarcire gli umbri” quindi, ricomponendo le anime del partito con responsabilità e guardando al futuro dell’Umbria.

Pensiero appoggiato, poche ore prima dell’incontro della direzione regionale, anche dai consiglieri Carla Casciari e Attilio Salinas che hanno chiesto “il rientro del consigliere Barberini è un passo indispensabile affinché si attui questa ricomposizione“. Secondo i consiglieri, infatti, solo successivamente potranno risolversi “le questioni legate ai dirigenti della Regione. Barberini possiede l’autorevolezza e l’esperienza politica necessarie affinché il quadro riacquisti la piena armonia e gli consenta la prosecuzione del lavoro avviato in piena autonomia, verso la completa definizione del nuovo Piano sanitario regionale, del progetto di riorganizzazione e razionalizzazione della rete territoriale socio-sanitaria, del Piano per la non autosufficienza, veri terreni di sfida per un governo dell’innovazione“. Dalla presidente, infine, anche la richiesta di un nuovo incontro fissato per martedì.

Il documento sulla “sanità di cittadinanza”. Otto i punti da considerare e migliorare: questa la ricetta del Pd in tema di sanità. Documento approvato dallo stesso ex assessore Barberini che però non ne condivide l’analisi del percorso che avrebbe poi portato alla crisi politica. Il Pd “considera il Sistema Sanitario Pubblico un bene imprescindibile e inalienabile e per questo la sanità in Umbria ha garantito, nel corso degli anni, prestazioni importanti e la possibilità ai cittadini di curarsi con standard elevati.Oggi per mantenere alti livelli di qualità nei servizi erogati, sono richieste azioni di riforma, riqualificazione e aggiornamento congrui con le mutate esigenze di una società in rapida evoluzione e con le sfide di riorganizzazione imposte dalle nuove normative, sia in relazione ai nuovi criteri qualitativi ospedalieri, sia in rapporto alla ridefinizione di una nuova organizzazione del lavoro”. “Oggi il Pd – continua la nota – si pone l’ambizioso obiettivo dell’eliminazione di quegli aspetti degradanti dell’assistenza sanitaria, quali le lunghe liste di attesa e/o il sovrannumero di presenze nelle strutture che dequalificano l’immagine di tutta la sanità regionale e la percezione che l’utenza ha del sistema”. Gli impegni? Lavorare su otto punti essenziali.

I punti. La riorganizzazione della medicina territoriale, in grado grado di ristabilire un corretto rapporto medico/paziente, ridefinire corretti percorsi diagnostico/terapeutici per tutte quelle patologie demandate alla gestione del territorio, così da rappresentare il filtro inderogabile ad un corretto e appropriato accesso alle strutture ospedaliere, facendosi carico della gestione dei quadri clinici gestibili all’interno dell’organizzazione assistenziale territoriale e senza appesantire le strutture delle aziende ospedaliere. E ancora, la ridefinizione dei ruoli dei vari presidi ospedalieri secondo un principio, peraltro imposto dalla normativa, di “chi fa e cosa” e secondo un percorso di razionalizzazione e regionalizzazione sanitaria finalizzato alla creazione di un virtuale “policlinico regionale”, che veda necessariamente la ridefinizione dell’organizzazione e delle funzioni delle Aziende Ospedaliere (Perugia e Terni) quali Hub dei relativi ambiti territoriali e dei Presidi Ospedalieri pertinenti.

Obiettivo, secondo il documento piddino, è la messa in rete dei servizi recuperando inefficienze e garantendo nel contempo appropriatezza dei percorsi diagnostico/terapeutici a garanzia della uniformità delle prestazioni sanitarie in tutto l’ambito territoriale. Si parla anche di riorganizzazione dei presidi ospedalieri, di pubblicazioni di dati sui progressi raggiunti e della razionalizzazione e maggiori risparmi l’obiettivo dovrà essere massimizzarne l’efficienza puntando alla totalità degli acquisti entro la fine della legislatura.Terminata la lunga notte del Pd , da questa mattina ognuno torna al suo posto. O quasi.

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