I fatti risalgono al 2015, quando, a causa di un incidente stradale, un paziente è stato sottoposto a intervento ai denti all’ospedale Santa Maria di Terni. Dopo l’estrazione di due denti il paziente ha riportato : “lesione del nervo alveolare inferiore e del nervo mentoniero, concretatosi nell’assenza di sensibilità al labbro inferiore sinistro e nella zona dentale e gengivale adiacente” – come riporta la sentenza della Corte dei Conti che aggiunge: “imprudente la condotta dei sanitari, a causa della mancata prescrizione di un dental scan preoperatorio, che avrebbe potuto fornire validi elementi per adottare tutte le necessarie cautele per non ledere il nervo e che avrebbe consentito di informare la paziente sullo specifico rischio che correva nel sottoporsi all’intervento proposto”.
Paziente fa causa all’ospedale, medico a giudizio
Il paziente ha dunque citato in giudizio l’azienda ospedaliera per un risarcimento pari a circa 28mila euro e il medico in questione è stato citato in giudizio. La sentenza specifica che effettivamente il medico sarebbe stato colpevole: “per aver sottoposto la paziente, con grave imprudenza, negligenza e imperizia, ad intervento di estrazione dentaria avente ad oggetto l’estrazione dei denti inclusi 37 e 38, senza avere prima prescritto l’esecuzione di una TAC Dental Scan”. Il dottore ha chiesto l’accesso al rito abbreviato e la proposta di un risarcimento pari alla richiesta del paziente, ma, per “la Procura si esprimeva con parere negativo, motivato sulla base del fatto che la richiesta di accesso al rito abbreviata era tardiva, poiché depositata, unitamente alla comparsa di costituzione e alla richiesta di parere, in data 11.06.2024, ossia il giorno antecedente all’udienza inizialmente fissata”.
Udienza rinviata a rito abbreviato accolto
Con il rinvio dell’udienza il medico ha nuovamente richiesto il rito abbreviato che, questa volta, è stato accolto e il 6 febbraio 2025 è arrivato l’assegno risarcitorio al Santa Maria di Terni che ha sotanzialmente chiuso la vicenda per il danno erariale indiretto che il medico ha provocato all’azienda ospedaliera Santa Maria.