Passa il bilancio dell’Atc Perugia 1, nonostante la maggior parte delle associazioni venatorie abbiano ancora disertato la seduta, per divergenze con la presidenza, che aveva inizialmente chiesto un aumento delle quote ai cacciatori per ripianare i danni aggiuntivi provocati dai cinghiali.
I ritardi nell’approvazione dei bilanci avevano indotto il consigliere regionale della Lega, Valerio Mancini, a chiedere le dimissioni dei vertici o il commissariamento da parte della Regione.
Alla vigilia della seduta, dopo che già per due volte era stato fatto mancare il numero legale, era arrivata ai tre Atc la lettera, firmata dal dirigente della Regione Luigi Rossetti, nella quale si comunicava che è in corso di perfezionamento la procedura per assegnare risorse aggiuntive per i danni provocati dalla fauna selvatica nel corso del 2020 alle produzioni agricole. Ciò in ragione delle limitazioni all’attività venatoria nell’ultimo anno, a causa dell’emergenza Covid.
Un iter che dovrebbe portare all’approvazione di un atto da parte della Giunta regionale entro il 15 luglio.
Un impegno da parte degli uffici della Regione, seguito alle rassicurazioni dell’assessore Morroni, che ha un po’ placato gli animi sul problema delle quote. Anche se la tensione, ora anche politica, sugli Atc continua a restare alta. All’Atc 3 di Terni, dopo una serie di telefonate per sondare le intenzioni delle associazioni venatorie, la seduta è stata rinviata.