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Cinghiali, cacciatori abilitati online in attesa dell’albo pronto intervento

Cinghiali, piattaforma online per i cacciatori abilitati al prelievo, in attesa di un albo per il pronto intervento. Questa la principale novità per l’Atc Perugia 1 annunciata dal presidente Igor Cruciani, all’indomani della sofferta approvazione del bilancio 2020. Votato all’unanimità, con l’assenza delle associazioni venatoria, ad eccezione di Arcicaccia, proprio per divergenze sui risarcimenti agli agricoltori per i danni provocati dai cinghiali.

La lettera del funzionario della Regione Rossetti inviata ai tre Atc alla vigilia delle sedute dei Comitati 1 e 3 (il 2 ha già approvato il proprio bilancio con un consistente attivo), ha rassicurato circa l’avvio dell’iter con cui la Regione trasferirà cifre ulteriori per coprire i danni causati nell’anno della pandemia, quando le battute di caccia sono state fortemente limitate.


Danni dei cinghiali,
la lettera della Regione


“L’Atc – le parole di Cruciani – continuerà a impegnarsi quotidianamente per tentare di risolvere una presenza in termini numerici ormai non più sostenibile formando, tramite un’innovativa piattaforma on-line, cacciatori abilitati al prelievo del suide, che tra l’altro sta già dando inaspettati risultati dal punto di vista numerico, acquistando trappole e recinti di cattura, al fine di ridurre la consistenza della specie e creando un albo di operatori deputati al pronto intervento in caso di danni”.

Formazione online

“Per altro – ha aggiunto il presidente dell’Atc 1 – la piattaforma on-line ha garantito e sta garantendo tutt’ora una continuità delle attività formative che ha visto coinvolti centinaia di cacciatori anche da fuori regione sulle più diverse tematiche, dal trattamento delle carni alla gestione di specie problematiche. Proprio la formazione rappresenta uno dei punti cardine di una caccia moderna e pienamente al passo con i cambiamenti della società”.

Fondi ulteriori dalla Regione, ora i risarcimenti

L’intervento dell’assessore regionale Roberto Morroni, che ha dimostrato una forte volontà di risolvere la spinosa questione delle quote da versare da parte dei cacciatori, peraltro previste dal Regolamento regionale 34/99 – si legge in una nota dell’Atc – è stato accolto dagli organi di gestione dell’Atc Perugia 1 con grande soddisfazione in quanto permetterà di dare il via immediato ai risarcimenti e di non gravare ulteriormente sui cacciatori, in un anno funestato dalla pandemia anche per quanto riguarda la gestione del cinghiale.

Bilancio, Cruciani: l’avanzo dimostra la buona gestione

“Il bilancio consuntivo 2020 dell’Atc – ha sottolineato il presidente Cruciani – si è chiuso positivamente, con un avanzo di gestione che attesta il buon lavoro del Comitato in carica. Nonostante la preoccupante riduzione del numero dei cacciatori che inevitabilmente porta meno soldi in cassa, l’Atc Perugia 1, che ha da tempo rinunciato alle immissioni pronta caccia, pratica tanto discutibile dal punto di vista della soddisfazione venatoria quanto scientificamente sbagliata, ha realizzato un piano di ripopolamento invernale con circa 5 mila fagiani e 1000 lepri, in linea con quello degli anni precedenti. Il bando a favore degli agricoltori, per il quale sono stati stanziati 100 mila euro, ha permesso di realizzare colture a perdere per la selvaggina e interventi di miglioramento ambientale anche all’interno delle Zone ripopolamento e cattura e delle Aree di rispetto temporaneo, ambiti inibiti all’attività venatoria e finalizzati al ripristino di popolazioni naturali di selvaggina stanziale che costituiscono delle aree chiave nell’ottica di una gestione faunistico-venatoria basata su solide basi scientifiche e di una caccia consapevole e sostenibile nel tempo”.