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Parere Vus basato su Statuto vecchio, de Augustinis replica stizzito | Ma la gaffe rimane

Redazione

Parere Vus basato su Statuto vecchio, de Augustinis replica stizzito | Ma la gaffe rimane

Alla conferenza stampa di Zuccarini replica il sindaco di Spoleto "Era un atto interno, inopportuno pretesto per polemiche" | Lega sempre più lontana da de Augustinis
Mer, 20/11/2019 - 10:36

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Non ci sta il sindaco Umberto de Augustinis a riconoscere la gaffe da lui fatta sulla revoca del Cda Vus in merito al parere chiesto alla presidenza del Consiglio dei ministri, avallato anche dal Ministero della pubblica amministrazione. E così, dopo la conferenza stampa del sindaco di Foligno Stefano Zuccarini – che ha evidenziato carte alla mano che la richiesta di parere si è basata sul vecchio Statuto della Vus non più in vigore da 11 anni – quello di Spoleto replica stizzito.

“In merito alla conferenza stampa tenuta dal Sindaco di Foligno, occorre chiarire che – si legge nella nota di Umberto de Augustinis – il quesito posto alla Presidenza del Consiglio in merito alla questione Vus era, in sintesi, il seguente: è applicabile lo spoils system ad una società per azioni interamente partecipata solo da Comuni? La risposta fornita consiste in un parere che ribadisce i dubbi espressi dal Comune di Spoleto sull’iniziativa proposta SOLO da un Comune-socio e basata sullo spoils system a seguito delle elezioni amministrative”.

“Peraltro – incalza Umberto de Augustinis – era stato proposto che il parere fosse richiesto ufficialmente e prudenzialmente da tutta la Vus. Infatti, il principio è di grande importanza tecnico/politica. Detto questo, ricordiamo che un parere facoltativo di legittimità è, comunque, un atto “interno” all’Amministrazione, che non ha effetti esterni e non sembra materia di conferenze stampa o inopportuno pretesto per polemiche. La legalità degli atti resta un interesse generale, specie in una Regione che ha visto un radicale mutamento politico originato da iniziative a tutela di essa”.

Quasi verrebbe da dire, prima di entrare in tecnicismi, che per il sindaco di Spoleto la conferenza stampa del suo parigrado a Foligno, Zuccarini sia stato quasi un atto di “lesa maestà”. Perché se de Augustinis era stato il primo, quest’estate, a dire pubblicamente, anche con comunicati stampa, di non vedere chiaro sulla revoca del Cda della Vus approvata dall’assemblea dei soci a maggioranza e ad annunciare la richiesta di un parere di legittimità agli organi competenti, ora che il parere è arrivato ma che contiene un’evidente gaffe da parte del Comune di Spoleto bisognava tenerlo sotto traccia e guai a farci conferenze stampa.

Detto ciò, analizzando bene la nota del primo cittadino spoletino, è giusto fare qualche considerazione anche nel merito. Prima di tutto laddove Umberto de Augustinis addossa tutte le “colpe” della revoca del Cda in base allo spoils system al solo Comune di Foligno: va ricordato infatti che l’iniziativa politica in questione è stata intrapresa da quasi tutti i Comuni afferenti al centrodestra tra i 22 che fanno parte della Valle umbra servizi e non solo dalla città della Quintana (che da sola non detiene la maggioranza dell’azienda).

Quanto poi alla richiesta di parere fondata su presupposti sbagliati, è vero sì, come dice de Augustinis, che nella lettera del Comune di Spoleto si ricorda che “la Vus è una società partecipata da 22 amministrazioni comunali”. Però subito dopo si legge che “la Vus, a termini di statuto, può essere partecipata da privati ed altri enti (articolo 5 dello Statuto). In particolare da (e qui si richiama il vecchio statuto, ndr): enti pubblici, consorzi di enti pubblici; società di capitali controllate da predetti soggetti; soggetti di diritto privato che, per la loro attività imprenditoriale, siano in grado di verosimilmente assicurare – oltre alla partecipazione di capitale – l’apporto alla compagine sociale di esperienze, conoscenze e tecnologie utili al raggiungimento dello scopo sociale; aziende di credito ed assicurative anche per il tramite di controllate; cittadini privati persone fisiche”.

Non spetta di certo a noi (quanto piuttosto agli organi competenti) chiarire se la Valle umbra servizi sia una “spa di diritto privato” come sostiene il sindaco di Spoleto oppure no, come sostiene Foligno. E se dunque lo spoils system sia stato applicato legittimamente o meno. Fatto sta che i presupposti nella missiva sono errati (citando a più riprese l’articolo 5 del vecchio Statuto e riportandolo integralmente) e dunque si sarebbe indotta effettivamente la Presidenza del Consiglio dei Ministri a fornire un parere non esatto. Se poi nel merito, citando l’articolo statutario esatto, non sarebbe cambiato nulla oppure sì, non lo sappiamo. Una certezza però c’è: il sindaco di Spoleto ha fatto una gaffe.

La vicenda della revoca del Cda della Vus non supportata dal Comune di Spoleto, tuttavia, come evidenziato già in passato, è una questione anche politica. Con il sindaco di Spoleto, Comune a trazione leghista come quello di Foligno, sempre più distante dalle posizioni della Lega.

E non è un caso che, dopo le frizioni in Giunta e la recente minaccia (che sembra rientrata) di dimissioni da parte dell’assessore (leghista) Francesco Flavoni, due sere fa la riunione di maggioranza che era stata convocata per trovare nuovi equilibri e far restare ancora a galla il primo cittadino è stata alla fine annullata. Anche perché se una piccola parte della Lega cittadina continua a supportare pienamente il sindaco, la maggioranza del Carroccio è sempre più lontana dalle sue posizioni e sembrerebbe indisponibile anche al dialogo.

E l’attacco di Zuccarini nei confronti di de Augustinis sembra proprio confermare sempre più la presa di distanze della Lega dal primo cittadino spoletino, perché commentando la diversa scelta fatta da Spoleto in merito al Cda di Vus, il primo cittadino folignate ieri aveva detto: “De Augustinis ha fatto una scelta diversa e ne risponderà ai cittadini”.

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