“Un attacco ingiustificato e scollegato dalla realtà“. Così il sindaco Andrea Romizi bolla lo sfogo del patrondella Sir Safety Conad, Sirci, che ha minacciato di far giocare a Roma i play off della Superlega ai suoi Block Devils, a causa dei ritardi nei lavori del PalaBarton.
Sir, tra il caso PalaBarton e la mina vagante Padova
E il sindaco, incalzato anche dalle opposizioni, oltre che dai tifosi, non ci sta a fare da Bersaglio. “Il Comune di Perugia – dice Romizi – ha investito molte risorse in questi anni per rendere il palazzetto uno spazio godibile e ospitale per le tante società e associazioni che vi praticano attività sportive, ricreative e culturali. Per noi assicurare questa fruibilità a tutti i cittadini rappresenta un vanto. Il nostro impegno è teso a garantire che ogni sport abbia riconosciuta una propria dignità e i medesimi diritti rispetto all’utilizzo degli impianti pubblici, e in ossequio a questo principio abbiamo previsto, mantenendo le tariffe tra le più basse d’Italia, interventi che qualificheranno ancor di più l’immagine e la destinazione del PalaBarton“.
Poi Romizi si rivolge direttamente a Sirci: “Vorrei ricordare a Sirci che questa Amministrazione ha già speso 600 mila euro per il miglioramento del palazzetto, portando a termine il completo rifacimento degli spogliatoi, della Sala Stampa, dell’infermeria e di tutta l’area hospitality. Abbiamo inoltre acquistato un tabellone elettronico nuovo e installato la tribuna telescopica, così come da impegni assunti proprio con la Sir. E’ la prima volta, dopo decenni, che si investe così tanto in una struttura sportiva, in un momento storico drammatico per le casse comunali. E mi sia concesso di aggiungere che il progetto di cui si parla costerà ben un milione e 600 mila euro a Perugia. Risorse interamente pubbliche, per le quali ci siamo già impegnati e prontamente attivati riuscendo ad ottenere un contributo dalla Regione di 500 mila euro“.
Il sindaco ricorda che in tutto questo si sono dovuti prevedere ulteriori lavori migliorativi, “non per vezzo o eccesso di zelo“, puntualizza, ma per ottemperare a degli obblighi di legge. “Lungaggini”, come sono state definite, necessarie a rendere idonea la struttura, che potrà contenere fino a 5.000 persone, in grado di ospitare concerti, eventi sportivi e spettacoli di rilevanza internazionale. “E anche tutte quelle competizioni – sottolinea Romizi – alle quali ci ha abituati la Sir Safety, un orgoglio cittadino, che riconosciamo e tuteliamo“.
Il sindaco, comunque, tende la mano al vulcanico Sirci: “Invito ad abbassare i toni del dibattito, ricordando che le strutture pubbliche non possono essere gestite come fossero beni privati, e che la titolarità delle decisioni spetta all’amministrazione comunale, che opera secondo procedure di legge. Continueremo ad operare come abbiamo sempre fatto – assicura – riportando a nuova vita ciò che abbiamo trovato nell’incuria e nel degrado, fa quindi sorridere il tentativo di strumentalizzazione da parte di chi, amministrando, sul palazzetto nulla ha speso, così come per tutti gli altri impianti sportivi”.
E la palla, per restare in tema viene gettata dal sindaco oltre la rete, nel campo della Sir.