di Maria Angela Bacchettoni
E' stata inaugurata ieri a Trevi, presso il centro per l'arte contemporanea “Palazzo Lucarini Contemporary”, la mostra “Aria di casa”. Un viaggio attraverso il territorio, le tradizioni ed il lavoro dell'uomo; attimi di vita catturati dall'obiettivo fotografico di Maurizio Dogana, prematuramente scomparso nel 2004. Le immagini statiche sono poste in costante dialogo con i video, realizzati dal collettivo di artisti Z.ONE Cultural Crossing, di cui fanno parte i figli di Maurizio Dogana, Lorenzo e Riccardo. Due linguaggi differenti ma con una comune origine, che mettono a confronto lo sguardo di generazioni diverse su tematiche condivise.
Gli scatti di Dogana sono stati presentati per la prima volta nel 2008 a Magione mentre, nel febbraio scorso, è stata ospitata presso la prestigiosa sede dell'Istituto Italiano di Cultura di Strasburgo la mostra “Le long voyage de retour chez soi”. L'esposizione di Strasburgo raccoglieva però solo una parte delle opere esposte attualmente a Palazzo Lucarini, focalizzando l'attenzione sugli aspetti ambientali delle immagini.
L'archivio fotografico di Maurizio Dogana è composto da oltre 400.000 fotografie, frutto del lavoro svolto dagli anni '70 fino alla sua scomparsa, ed ha ricevuto il riconoscimento della Soprintendenza ai beni archivistici per l'Umbria. Il materiale fotografico raccolto negli anni di attività rappresenta infatti una preziosa testimonianza dei cambiamenti storico-culturali, sociali e paesaggistici di un intero territorio, costituendo una vera e propria ricerca antropologica per immagini.
Maurizio Coccia, Lorenzo Dogana e Mara Predicatori, curatori della mostra “Aria di casa”, hanno selezionato alcune opere suddividendole per aree tematiche (lavoro, ritratto e paesaggio), alle quali sono stati abbinati i video di Z.ONE Cultural Crossing. Nella prima parte, riservata al lavoro, sono raccolte fotografie che indagano con grande sensibilità il rapporto fra uomo e territorio; pescatori del lago Trasimeno, contadini, strumenti di lavoro, immortalati nella verità di gesti semplici e quotidiani. L'immagine di una giacchetta sgualcita racconta il lavoro faticoso del suo proprietario, che scava la stoffa come le mani ed il volto. Il video “Terra amara” mostra la preparazione della torta al testo (piatto tipico della tradizione perugina), realizzata con ingredienti di Libera terra, provenienti da terreni confiscati alla mafia.
Per la parte dedicata ai ritratti colpisce un video, fra gli altri esposti in cui alcuni ragazzi parlano della Resistenza. Il video e trasmesso da una televisione posta in fondo ad un lungo tavolo bianco, circondato da ritratti di persone anziane. Generazioni distanti che si ritrovano attraverso la memoria.
La sezione che raccoglie le fotografie legate al paesaggio, in particolare quello del Trasimeno, ospita anche un montaggio di immagini fotografiche. Da segnalare anche il video della 54^ Biennale di Venezia, legato all'Istituto Italiano di Cultura di Strasburgo.
“Le tematiche che abbiamo scelto mettono a confronto diverse generazioni su interessi comuni – ha detto Maurizio Coccia, curatore della mostra, membro di Z.ONE e direttore di Palazzo Lucarini Contemporary – i video non hanno un intento artistico ma mostrano esperienze concrete e costituiscono una vera e propria ricerca”.
La mostra si inserisce nell'ambito dell'Ottobre Trevano, in un contesto radicato nella tradizione e nelle rievocazioni storiche, portando un contributo innovativo alla manifestazione confrontando passato e presente in un dialogo costruttivo.
Sarà possibile visitare l'esposizione fino al 23 ottobre, dal giovedì alla domenica, dalle 15,30 alle 18,30. Per maggiori informazioni: 0742 381021

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